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San Simeone di Metz Vescovo
Festa:
16 febbraio
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IV sec.
Settimo vescovo di Metz, di origine ebrea e nativo della Palestina, governò la diocesi nel IV secolo. Secondo la tradizione, fu sepolto a San Clément aux Arènes, ma il suo corpo fu traslato nell'abbazia benedettina di san Pietro di Senones intorno al 770, grazie all'intervento del vescovo Algilramno, che ne era l'amministratore.
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San Simeone è il settimo vescovo di Metz.
Nella cronotassi della diocesi figura tra San Vittore e Sabbazio.
La sua posizione è stata assegnata dal più antico catalogo dei vescovi della città, compilato intorno al 776 e giunto ai nostri giorni nel cosiddetto “Sacramentario” di Drogone, vescovo di Metz tra gli anni 823 e 855.
Non abbiamo alcun documento su di lui.
Solo un’antica tradizione di Metz dell’VIII secolo gli attribuisce un’origine ebrea, essendo nativo dalla Palestina.
Le moderne fonti storiche sulla diocesi fanno risalire il governo di san Simeone, al IV secolo.
Secondo il racconto tradizionale si dice che fu sepolto a San Clément aux Arènes, insieme a un folto numero di vescovi antichi della diocesi.
Intorno al 770 il suo corpo fu venne traslato e portato nell’abbazia benedettina di san Pietro di Senones, grazie all’intervento del vescovo Algilramno, che ne era l’amministratore. Qui la sua persona divenne oggetto di culto.
La sua festa è stata fissata al 16 febbraio, la sua traslazione al 25 ottobre.
Autore: Mauro Bonato
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