Sia nel Calendario Romano generale sia nei calendari delle Chiese particolari e degli istituti religiosi, ricorre frequentemente la memoria della beata Vergine Maria. Sono numerosi nei Propri del rito romano i formulari di messe della Madonna; il loro oggetto, unico è identico, - l'opera di Dio in Maria santissima, compiuta in vista di Cristo e della Chiesa -, è celebrato sotto molti e vari aspetti. San Giovanni Paolo II promulgò il Messale della Beata Vergine Maria con formulari liturgici propri relativi ad alcuni titoli mariani. Riportiamo nella presente scheda l'introduzione alla Messa di "Maria Vergine madre e maestra spirituale".
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I fratelli e le sorelle dell'ordine Carmelitano, sia quelli che praticano l'antica osservanza sia quelli che seguono la riforma operata da santa Teresa di Gesù († 1582), si adoperarono sempre molto affinché si diffondessero ovunque e in profondità l'amore per l'orazione, l'impegno per conseguire la perfezione evangelica e il culto verso la Madre di Cristo. Venerano soprattutto la beata Vergine sotto il titolo «del Monte Carmelo»; mentre compiono il viaggio verso «il santo monte, Cristo Gesù» (Colletta), li custodisce come Madre amorevolissima, li protegge come patrona indefettibile, li accompagna come sorella fedele. Le Carmelitane, meditando assiduamente tutto il mistero della beata Vergine Maria, si soffermano volentieri a contemplare la Vergine o intenta all'orazione o nella sua vita nascosta o mentre riflette inferiormente sulle parole del Signore o mentre si dedica alle opere di carità. I fratelli e le sorelle del carmelo hanno sempre riconosciuto la beata Vergine come «madre e maestra spirituale» e «con la forza del suo amore conduce alla carità perfetta» (Prefazio), i figli che «continua a generare con la Chiesa» a Dio (Prefazio). Nel formulario la Madonna viene celebrata come: - Maestra che, custodendo nel suo cuore le parole di Gesù (cfr Alleluia, Antifona alla Comunione, Le 2,19.51), ci «insegna con il suo esempio» (Orazione sulle offerte) «il timore di Dio» (Antifona d'ingresso, cfr Sal 33 [34], 12); maestra che noi supplici vediamo come «modello della vita evangelica» (Prefazio) e dalla quale impariamo ad amare Dio «sopra ogni cosa con il suo cuore», a «contemplare con il suo spirito il Verbo», a dedicarci «con la stessa sollecitudine» ai fratelli sofferenti (Prefazio); - Madre, che ci invita soavemente a salire «sul monte del Signore» (Antifona d'ingresso; cfr Is 2,3) che e il Cristo stesso (cfr Colletta); madre, per mezzo della quale la sapienza dice: «Chi trova me, trova la vita» (Pro 8,34; cfr Prima Lettura, Pro 8,17-21.34-35); madre che, avendoci ricevuti come figli presso la croce del Signore (cfr Vangelo, Gv 19,25-27), ci «protegge con il suo aiuto», (Orazione sulle offerte) e ci assiste con la sua «intercessione materna» (Colletta). Questa messa é stata tratta, con alcune variazioni, dal Proprio delle messe dell'Ordine dei carmelitani Scalzi delle beata Vergine del Monte Carmelo, Curia Generalizia, Roma 1973, pp. 51-52.90.
Venite, figli, ascoltatemi;
vi insegnerò il timore di Dio.
Venite, saliamo sul monte del Signore,
perché ci indichi i suoi sentieri.
[Sal 33,12; cfr Is 2,3]
Fonte:
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Messale della Beata Vergine Maria
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