San Grato è il tredicesimo vescovo della diocesi soppressa di Chalon-sur-Saône. Nella cronotassi dei vescovi è stato inserito dopo Gelionio (o Gedberino) e prima di Desiderato.
La sede vescovile all’epoca era a Chalon, città in cui fungeva da cattedrale la chiesa di San Vincenzo. La diocesi è documentata per la prima volta verso la metà del IV secolo, con il vescovo Donaziano, la cui attribuzione alla sede di Chalon è talvolta contestata.
Chalon fu sede di ben dodici concili tra il 470 e il 1073. Tra questi si ricordano in particolare: il concilio svoltosi intorno al 647, dove furono promulgati una ventina di canoni sulla disciplina ecclesiastica.
Di San Grato non sappiamo praticamente nulla.
Ci son solo due attestazioni sulla sua esistenza quale vescovo di Chalon-sur-Saône.
La prima quando viene ricordata la sua presenza al concilio dell’episcopato franco tenutosi nella cattedrale di Chalon il 24 ottobre di un anno tra il 647 e il 653 (oggi gli studiosi propendono per il 650).
La seconda quando il suo nome compare in un diploma concesso da re Clodoveo II, all’assemblea di Clichy, il 22 giugno 654, in favore dell’abbazia di Saint-Denis.
La sua festa ricorre l’8 ottobre.
Autore: Mauro Bonato
|