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Beato Angelo da Canosa Francescano
Festa:
28 gennaio
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† 1452
Francescano vissuto nella prima metà del quindicesimo secolo, fu un confessore esemplare, dedito all'innocenza e alla perfezione celeste. Morì nel 1452 e fu subito venerato come santo, grazie a un primo miracolo avvenuto durante il suo funerale, quando un malato guarì toccando la sua bara.
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Il Beato Angelo da Canosa è un francescano vissuto nella prima metà del quindicesimo secolo. Lo si definisce confessore, ed uomo che visse all’insegna dell’innocenza e della perfezione celeste.
Alfonso Germinario in un suo articolo c’informa di aver trovato un manoscritto a Roma dove si parla proprio di questo giovane frate. “Il Beato Angelo di Canosa, laico dell’ordine Francescano, di virtù ricchissimo e dotato di singolar candore e di costumi, riposa nel convento di Capestrano della provincia di San Bernardino e di cui fa menzione il Martirologio Francesano”.
Anche nel volume sulle opere spirituali di mons. Paolo Regio, si parla di lui: “Nella chiesa di S. Maria di Capistrano, giace il Fr. Agnolo di Canosa Singolar unico della povertà et opera miracoli”.
La tradizione ci tramanda come anno della sua morte il 1452.
La sua santità è testimoniata da un primo fatto miracoloso alla sua morte. Infatti, durante il suo funerale un malato toccò la sua bara e immediatamente guarì.
Nel martirologio francescano è ricordato con queste parole: “Capistrani in Aprutio, beati Angeli a Canusio laici et confessoris, summae innocentiae et perfetionis viri”.
Nello stesso testo si ricorda la celebrazione della sua festa nel giorno 28 gennaio.
Autore: Mauro Bonato
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