Sia nel Calendario Romano generale sia nei calendari delle Chiese particolari e degli istituti religiosi, ricorre frequentemente la memoria della beata Vergine Maria. Sono numerosi nei Propri del rito romano i formulari di messe della Madonna; il loro oggetto, unico è identico, - l'opera di Dio in Maria santissima, compiuta in vista di Cristo e della Chiesa -, è celebrato sotto molti e vari aspetti. San Giovanni Paolo II promulgò il Messale della Beata Vergine Maria con formulari liturgici propri relativi ad alcuni titoli mariani. Riportiamo nella presente scheda l'introduzione alla Messa di "Maria Vergine nell'annunciazione del Signore".
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Nel Tempo di Avvento la liturgia ogni giorno ricorda l'annunzio di Gabriele alla beata Vergine Maria; «L'Angelo Gabriele disse a Maria: Ave, piena di grazia, il Signore è con te; tu sei benedetta fra le donne» (Antifona a Sesta); così pure ogni giorno supplica: «O santa Madre del Redentore, (...) Tu, che accogli il saluto dell'Angelo, (...) abbi pietà di noi peccatori» (Compieta, Antifona finale della beata Vergine Maria). Il consenso della Vergine, che, come «volle il Padre delle misericordie» precedette l'Incarnazione (cfr LG 56), è di grandissima importanza nella storia della salvezza: infatti, l'Incarnazione del Verbo è la sorgente della rinnovazione dell'uomo. La liturgia romana fa solenne memoria di questo sacramento della nostra salvezza non soltanto nella solennità del 25 marzo, ma anche, all'avvicinarsi del Natale del Signore, il 20 dicembre, e soprattutto la IV Domenica di Avvento dell'Anno B. La celebrazione di questo mistero s'intona mirabilmente con il carattere e l'atmosfera del Tempo di Avvento. Pertanto, la messa di Maria Vergine nell'annunciazione del Signore molto opportunamente potrà essere celebrata per un valido motivo, nel Tempo di Avvento, quando si deve far memoria della Madre del Signore. Nel presente formulario le letture sono: — la profezia della vergine che concepirà («Ecco: la vergine concepirà e partorirà un figlio»: 1 Lettura, Is 7,10-14; 8, 10c); - l'annunzio portato da Gabriele alla Vergine di Nazaret (Ecco, concepirai un figlio e lo darai alla luce: Vangelo Lc 1, 26-38). Questa messa in passato veniva celebrata il mercoledì delle «Tempora» di Avvento (Feria IV), e, data la sua bellezza, non raramente nell'età medioevale e stata chiamata « messa aurea ». Il formulario è nel Messale Romano, Comune della beata Vergine Maria, Tempo di Avvento (p. 654), all'infuori del prefazio, che e stato tratto dalla messa della solennità dell'Annunciazione del Signore, 25 marzo (p. 491).
Stillate dall'alto, o cieli, la vostra rugiada
e dalle nubi scenda a noi il Giusto;
si apra la terra e germogli il Salvatore.
[Is 45,8]
Fonte:
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Messale della Beata Vergine Maria
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