San Sindulfo (Sindolfo, Sindulfus o Sandou) è il trentatreesimo vescovo di Vienne. Figura dopo san Clarenzio e prima di san Landalène citato negli anni 625-650.
Di lui conosciamo solo il nome.
Non sappiamo nulla circa il suo governo della diocesi di Vienne.
Su di lui esiste una querelle in merito al suo nome, anche se ormai tutti gli storici lo indicano come Sindulfo.
Gli antichi documenti di Vienne e lo storico e monaco benedettino Flodoardo di Reims, nella sua “Historia Remensis Ecclesiae o Gesta Pontificum Remensium” parlando del concilio di Clichy, lo citano come “Sindulfus”. Ma c’è un’altra relazione antica sullo stesso concilio, dove è citato come “Landolenus o Landalenus”.
Nel privilegio per l’abbazia di Rebais del 636, figurano entrambi i nomi. Mentre nel concilio di Chalon sur Saône del 650 è riportato solo il nome di Landolenus.
Il “Chronicum” di Adone di Vienne, del IX secolo lo definisce così: “Sindulphus, Vienneae ecclesiae episcopus clarus habetur”.
Nella terza edizione dello stesso testo detto anche “Martirologio di Adone”, con le aggiunte di Vienne è definito come Sindulfo (Vienneae, sancti Sindulphi episcopi) la cui festa ricorre il 10 dicembre.
Anche nell’antico breviario di Vienne del quindicesimo secolo, che pone fine a tutta la questione sul nome, è riportata la prima testimonianza di Sindulfo vescovo con una festa alla stessa data. Infine, nel martirologio romano la sua festa è celebrata il 10 dicembre.
Autore: Mauro Bonato
|