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Sant’ Eusebio di Como Vescovo
Festa:
22 maggio
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† 525 (?)
Nella cronotassi dei vescovi di Como è stato inserito al settimo posto dopo Sant’Esuperanzio e prima di Sant’Eutichio. Le date più probabili circa il suo episcopato sono quelle tra gli anni 512 e 525. Non sappiamo nulla sul suo governo pastorale della diocesi. Sant’Eusebio, fa parte di quella lista dei primi venti vescovi santi della diocesi. Incerte sono le date cronologiche tra cui comprendere il suo governo pastorale della diocesi, si presume che il suo episcopato sia da collocarsi tra gli anni 512 e 525. Sappiamo che fu sepolto nell’antica basilica dei Santi Apostoli. La basilica ambiata e ingrandita divenne l’attuale di Sant’Abbondio, dove il corpo di Sant’Eusebio è stato collocato nell’altare, dedicato a lui e a Sant’Eupilio. Nel 1590, il vescovo Feliciano Ninguarda, abbellì e riconsacrò l’altare ponendo i resti del santo in un nuovo sarcofago marmoreo.
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Tra i primi venti vescovi santi della diocesi di Como, figura Sant'Eusebio. La sua vita e il suo operato episcopale sono scarsamente documentati, lasciandoci con più domande che risposte. Tuttavia, le poche informazioni a disposizione ci permettono di tracciare un breve profilo di questo santo vescovo.
Inserito al settimo posto nella cronotassi dei vescovi comaschi, dopo Sant'Esuperanzio e prima di Sant'Eutichio, Sant'Eusebio guidò la diocesi tra il 512 e il 525. Purtroppo, non possediamo informazioni dettagliate sul suo governo pastorale.
Nonostante la scarsità di dettagli, il culto di Sant'Eusebio è antico e radicato nella tradizione comasca. La sua memoria viene celebrata ogni anno il 22 maggio. In origine, il santo fu sepolto nell'antica basilica dei Santi Apostoli, che in seguito divenne l'attuale basilica di Sant'Abbondio. I suoi resti furono collocati nell'altare a lui dedicato, insieme a quelli di Sant'Eupilio. Nel 1590, il vescovo Feliciano Ninguarda riconsacrò l'altare, adornandolo e collocando i resti del santo in un nuovo sarcofago marmoreo.
La figura di Sant'Eusebio rimane avvolta nel mistero. La mancanza di fonti storiche dettagliate ci impedisce di comprendere appieno il suo episcopato e il suo impatto sulla diocesi di Como. Nonostante ciò, la sua venerazione e la sua presenza nella memoria collettiva comasca testimoniano la sua importanza come figura spirituale e guida pastorale.
Autore: Franco Dieghi
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