San Paolo II di Brescia Vescovo

Festa: 29 aprile

VI sec.

Nella lista dei vescovi risulta al diciottesimo posto o al diciannovesimo, dopo san Tiziano e prima di san Cipriano. Si ritiene governò la diocesi nei primi anni del VI secolo. Alcuni studiosi gli assegnarono il nome di Paolino, confondendolo con l’omonimo predecessore Paolo I. Le sue reliquie furono ritrovate, il 17 febbraio, non si sa se nel 1453 o nel 1455, presso un oratorio nelle vicinanze di San Pietro in Oliveto. Nel 1798 sono state trasportate nella chiesa di Sant’Agata.

Nella lista dei vescovi bresciani, San Paolo II occupa il diciottesimo o diciannovesimo posto, a seconda delle differenti ricostruzioni. La sua collocazione lo pone tra San Tiziano e San Cipriano, suggerendo un episcopato nei primi anni del VI secolo.
Alcuni studiosi hanno erroneamente identificato San Paolo II con il suo predecessore, Paolo I, confondendo i due vescovi a causa del nome simile. Tuttavia, un'analisi approfondita delle fonti storiche evidenzia la distinzione tra le due figure.
Attualmente, non disponiamo di alcuna notizia specifica circa la vita e l'operato di San Paolo II. Le fonti coeve non forniscono dettagli significativi sul suo episcopato, lasciandoci con un ritratto sfuggente e privo di concretezza.
Le reliquie di San Paolo II furono ritrovate il 17 febbraio di un anno imprecisato, tra il 1453 e il 1455, presso un oratorio situato nelle vicinanze della chiesa di San Pietro in Oliveto a Brescia.
Nel 1798, le reliquie del vescovo furono traslate nella chiesa di Sant'Agata a Brescia, dove sono tuttora conservate. La sua memoria liturgica viene celebrata il 29 aprile.

Autore: Franco Dieghi