E' stato un monaco dell’abbazia benedettina di Santo Domingo di Silos, nell’arcidiocesi di Burgos in Spagna. Il monastero risalente all'epoca visigota e venne scomparve durante l'occupazione musulmana. Nel X secolo tornò a risorgere la comunità monastica raggiungendo una fervente attività, nel periodo in cui il conte Fernando o Fernão Gonzales governava in Castiglia (930-970). Il suo culto è attestato in una iscrizione, che si trovava nel suo sepolcro, rinvenuta quando le sue ossa furono traslate, nel lontano 1578, nella chiesa dell’abbazia. La sua festa, menzionata nel Santoral Español, ricorre il giorno 18 giugno.
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La figura del Beato Gonsalvo di Silos emerge dalle nebbie del tempo come un'immagine sfocata, avvolta nel mistero. La sua vita, trascorsa all'interno delle mura dell'abbazia benedettina di Santo Domingo de Silos, ci è pervenuta frammentaria e ricca di enigmi. Nonostante la scarsità di informazioni, la venerazione che gli è stata tributata nel corso dei secoli lo rende una figura di grande importanza per la storia del monachesimo spagnolo.
L'abbazia di Santo Domingo de Silos, situata nella regione della Castiglia in Spagna, vanta una storia lunga e travagliata. Fondata in epoca visigota, subì un periodo di declino e abbandono durante l'occupazione musulmana della penisola iberica. Tuttavia, nel X secolo, grazie all'impulso del conte Fernando o Fernão Gonzales, che governò la Castiglia tra il 930 ed il 970, la comunità monastica risorse a nuova vita. L'abbazia divenne un centro di fervida attività religiosa e culturale, attirando devoti e studiosi da tutta la Spagna.
È in questo contesto di rinnovato splendore che si inserisce la figura del Beato Gonsalvo. Purtroppo, le informazioni biografiche su di lui sono estremamente limitate. Alcune fonti lo indicano come discepolo di San Domenico, sebbene questa ipotesi non sia supportata da prove concrete. Ciò che sappiamo con certezza è che Gonsalvo condusse una vita esemplare all'interno dell'abbazia, dedicandosi alla preghiera, allo studio e al lavoro manuale. La sua devozione e la sua integrità morale lo resero un punto di riferimento per i suoi confratelli e per i laici che si recavano all'abbazia in cerca di guida spirituale.
La venerazione per il Beato Gonsalvo ebbe inizio già in epoca medievale. Una prova tangibile di questa devozione è un'iscrizione rinvenuta nel suo sepolcro durante la traslazione delle sue reliquie nel 1578. L'iscrizione, purtroppo non conservata integralmente, attestava la santità di Gonsalvo e ne celebrava le virtù. Ancora oggi, il Beato Gonsalvo è ricordato e venerato dai fedeli della diocesi di Burgos e dagli amanti della storia del monachesimo spagnolo. La sua festa liturgica si celebra ogni anno il 18 giugno.
Autore: Franco Dieghi
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