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San Teofilo di Brescia Vescovo

Festa: 27 aprile

Prima metà V sec.

Decimo vescovo di Brescia, si colloca nella prima metà del V secolo, tra San Paolo I e San Silvino. La sua figura rimane poco nota, con la cronotassi ufficiale della diocesi che ci fornisce solo il suo nome e la sua posizione nella lista dei vescovi bresciani. Sappiamo che fu sepolto nella basilica gaudenziana, ma i suoi resti ora riposano nell'altare delle reliquie della chiesa di San Giovanni. La solenne traslazione del 1595 testimonia la sua venerazione come santo, con il libro liturgico diocesano che ne celebra la "tanta santità". Il culto di San Teofilo è ben documentato da sette martirologi manoscritti bresciani del XIII-XV secolo e da cinque ordini litanici del X-XIV secolo. La sua memoria liturgica ricorre il 27 aprile, sia nel martirologio romano che in quello bresciano.



Le notizie su San Teofilo sono scarne. La sua esistenza è attestata unicamente dalla cronotassi ufficiale della diocesi bresciana, dove compare come successore di San Paolo I e predecessore di San Silvino. La sua collocazione temporale è incerta, ma si presume che il suo episcopato sia da ricondursi alla prima metà del V secolo.
Al di là del nome e della posizione nella lista episcopale, non possediamo alcuna informazione concreta sulla vita e le opere di San Teofilo. Le sue gesta e il suo insegnamento rimangono avvolti nel mistero, alimentando l'alone di fascino che circonda la sua figura.
San Teofilo fu sepolto nella basilica gaudenziana, luogo di primaria importanza per la storia della Chiesa bresciana. In seguito, i suoi resti mortali furono trasferiti nell'altare delle reliquie della chiesa di San Giovanni, dove ancora oggi riposano.
La solenne traslazione del 1595 testimonia la profonda venerazione che il popolo bresciano nutriva per il suo santo vescovo. Il libro liturgico diocesano dell'epoca lo descrive come un uomo "di tanta santità risplendette da essere degna della gloria dei santi".
La devozione verso San Teofilo è attestata da sette martirologi bresciani manoscritti, risalenti ai secoli XIII-XV, e da cinque ordini litanici che coprono un arco temporale ancora più ampio, dal X al XIV secolo.


Autore:
Franco Dieghi

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Aggiunto/modificato il 2024-03-17

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