Infanzia e primi anni
Dolores Medina Martinez Zepeda nacque il 3 aprile 1860 a Città del Messico in una famiglia di agiate condizioni economiche. Quattro giorni dopo, il 7 aprile viene battezzata.
In Messico la situazione politica di quegli anni non è tra le più tranquille: conservatori e liberali si contendono il potere, andando verso una marcata laicizzazione dello stato. La chiesa cattolica subirà grandi persecuzioni ed avrà anche i suoi martiri.
Dolores è educata cristianamente in famiglia: a due anni riceve la cresima e il 30 maggio 1869 si accosta alla prima comunione.
Il parroco, che è il suo confessore e direttore, la segue con cura; ma quando Dolores compie tredici anni, muore.
Dolores si impegna impegnata nello studio e all’età di 14 anni ottiene il diploma di maestra. Studia musica e pianoforte; in parrocchia insegna catechismo e accompagna le funzioni sacre suonando l’organo. E’ il periodo in cui scopre che, attorno la parrocchia la popolazione vive in grande povertà .
Decide perciò di collaborare con le Figlie della Carità, per aiutare la povera gente. Ma nel 1874 le religiose vengono espulse.
Successivamente, il papà di Dolores acquista una azienda e Dolores vi tiene la contabilità; ma gli affari non andranno bene.
La famiglia si trasferisce a Tacubaya
Poco tempo dopo si ammala la sorellina Lupita, e per questo motivo la famiglia decide di trasferirsi, nel 1884 a Tacubaya dove il clima dovrebbe giovare alla salute della bambina.
A ventiquattr’anni si ammala anche Dolores, che sarà colpita da una paralisi. Riesce a guarire dopo una novena al Sacro Cuore; ma in seguito avrà una ricaduta che gli lascerà i segni della malattia per tutta la vita.
Incontro con i padri Passionisti
A Tacubaya Dolores s’incontra con i padri Passionisti che lavorano nella chiesa di San Diego, e conosce padre Diego Alberici, che era giunto dall’Italia nel 1880.
Padre Diego diventa il suo direttore spirituale, e Dolores collabora con lui nell’attività pastorale. A lui manifesterà il desiderio di dedicarsi per tutta la vita al bene del prossimo.
Nel 1889 in Messico diventa obbligatoria l’istruzione per tutti, che deve gratuita e laica.
Dolores con la consapevolezza, “che molte persone si potevano perdono per la mancanza di un’adeguata istruzione religiosa” ha un pensiero fisso e vorrebbe aprire una casa in cui mediante giochi, letture e passatempi poteva attirare le bambine per dar loro un’istruzione religiosa e prepararle alla prima comunione!”.
Padre Diego le suggerisce di iscriversi all’associazione Figlie di Maria eretta nella chiesa dei Passionisti,
Tra le Figlie di Maria
Nel 1889 si iscrive alle Figlie di Maria e le quattro giovani, già iscritte alla stessa associazione, diventeranno successivamente con lei le prime suore passioniste.
Dolores prepara alla prima comunione ragazze che pur avendo 13/14 anni
non sanno niente di cristianesimo.
Dolores inizia un grande lavoro e il 25 marzo 1891, ben 50 ragazze da lei preparate, ricevono la prima comunione con una santa messa celebrata da padre Diego.
E’ solo dopo questo avvenimento, che si rafforza in Dolores l’idea di aprire un collegio per offrire alle ragazze l’istruzione primaria e una formazione cristiana.
Apre il primo circolo scolastico e vuole diventare passionista
Padre Diego invece la incoraggia e le promette il suo appoggio.
Dopo averne parlato in comunità, ottiene dall’arcivescovo la possibilità di aprire un circolo scolastico cattolico gestito da alcune signorine.
Oltre a Dolores faranno parte del circolo anche Maria Rondero e Maria de La Luz Barrientos già associate alla confraternita della Passione.
Dopo aver saputo dell’esistenza delle monache passioniste di clausura; le sue compagne Barrientos e Rondero vorrebbero andare in Italia per entrare in un monastero passionista. Anche Dolores vuole essere passionista, ma di vita attiva.
In questa direzione, padre Diego cerca di orientare tutte e tre le signorine. Inoltre la vocazione di Dolores si va delineando: passionista per aiutare i più poveri. “Si farà solidale con loro, portando l’amore di Gesù crocifisso il più povero tra i poveri e loro salvatore”.
Il 31 luglio 1892 padre Diego benedice il primo locale della scuola
Domenicale che in seguito prenderà il nome di “Circolo cattolico”.
Benedicendo il locale, padre Diego assicura alle signorine che stanno deponendo un seme destinato a un grande diventare albero.
Alle tre signorine si aggregherà anche Anna Maria Leyva; da adesso inizierà la loro vita in comune. Tutte e quattro, diventeranno religiose passioniste.
Il 21 novembre 1892 padre Diego consegna a Dolores l’abito della Passione, che lascerà scritto “Credo, che questo fatto fu l’inizio della mia vocazione passionista”.
Il circolo intensifica la sua attività e sono accolte anche le bambine povere che non possono pagare alcuna retta.
Nel 1893, le ragazze del circolo saranno sottoposte agli esami secondo le prescrizioni statali, lasciando una buona impressione nelle esaminatrici.
L’anno scolastico successivo si conclude alla presenza delle professoresse che inviate dalla segreteria nazionale per l’educazione, elogiano l’iniziativa.
Nascita delle Figlie della Passione
Nel frattempo, il 15 gennaio 1894 le quattro giovani hanno deciso che la loro esperienza sia più stabile si svolga all’insegna di un’intensa di vita in comune. Nascono così le Suore Figlie della passione di Gesù Cristo e di Maria addolorata, chiamate più brevemente Figlie della Passione.
Padre Diego redige la Regola per la comunità, ispirata a quella scritta da san Paolo della Croce per i passionisti e le monache passioniste. Il 23 agosto 1895, l’arcivescovo di Città del Messico approva tale regola e il
2 febbraio 1896 ben nove postulanti iniziano il noviziato, vestendo l’abito religioso.
La cerimonia è presieduta da padre Diego che, dopo aver predicato loro gli esercizi spirituali continuerà a seguirle con le sue istruzioni sulla vita
religiosa.
Superiora e maestra
Dolores è designata superiora e maestra. Le postulanti emettono la professione il 2 febbraio 1897. Sono le prime tappe per le Suore Figlie della passione di Gesù Cristo e di Maria addolorata, chiamate più brevemente Figlie della Passione.
Nel 1901 madre Dolores scrive a padre Bernardo Silvestrelli, superiore generale dei Passionisti per raccontargli la loro esperienza religiosa, e gli chiede l’affiliazione spirituale del nuovo istituto alla congregazione passionista.
Gli fa sapere che nel collegio hanno 400 bambine ricche e povere. Padre Bernardo in breve tempo le risponde e le comunica che l’affiliazione è stata accettata.
Nel dicembre del 1902, Padre Diego viene richiamato improvvisamente a Roma. Madre Medina resta sola senza un valido appoggio morale e spirituale e per di più malata su una sedia a rotelle.
Nel 1907 con l’arrivo di nuove vocazioni, viene aperta una seconda casa a Tacubaya.
Il primo capitolo generale
L’anno successivo si svolge il capitolo generale. A Dolores viene rimproverato di gestire la congregazione con poca fermezza nel guidare la vita comunitaria. Con le votazioni è eletta superiora generale Madre Maria del la Paz Munoz. La fondatrice è nominata semplice consigliera.
Nel 1909, anche se malata, è mandata a Toluca per far avviare una nuova fondazione nella più assoluta povertà. Ma lei è fiduciosa e sa che potrà contare sulla Provvidenza.
Inviata a Toluca
A Toluca, il nuovo collegio, che si trova vicino alla chiesa dei Passionisti, è posto sotto la protezione di Gabriele dell’Addolorata, che da poco era stato dichiarato beato. Nel “Collegio Beato Gabriele”, sono ospitate fin dall’inizio, circa 300 ragazze.
Ma la precaria e difficile situazione politica porrà fine a quell’esperienza. A suor Dolores le autorità propongono di cambiare il nome del collegio, di staccarsi dalla chiesa cattolica e di schierarsi con gli anticlericali. In cambio gli viene offerto tutto il denaro necessario per la sua opera.
Suor Dolores rifiuta l’offerta, e dopo poco le sarà notificato l’ordine di espulsione e le viene intimato di consegnare la casa dentro 12 ore. Il collegio sarà chiuso nel dicembre del 1915.
Nuova ondata di calunnie
Contro suor Dolores, all’interno dell’istituto inizia una nuova ondata di calunnie da parte di alcune consorelle.
C’è chi vuole farla espellere dall’istituto. Ma, lei offre ogni sua sofferenza al Signore, per il bene della sua congregazione, nata per i poveri e per i sofferenti. Verso chi l’accusa ha solo espressioni di perdono e di amore.
Chiuso il collegio “Beato Gabriele” per suor Dolores, inizia un’altra avventura.
E’ inviata a Cuba
Il 30 gennaio del 1916 Dolores è mandata a Cuba, insieme a un’altra religiosa ed a una postulante. Tre mesi dopo, a marzo, arriveranno altre 17 religiose. Vivono nella miseria più totale, e sono aiutate in tutto dai padri Passionisti.
Madre Dolores si rivolge subito al vescovo diocesano e gli manifesta la sua totale disponibilità per mettersi a servizio della chiesa.
Nel mese di aprile apre un primo collegio, e in poco tempo vengono aperti altri due collegi a Cuba.
Nuovo capitolo generale
Nel 1919 è convocato un nuovo capitolo generale della congregazione. Nell’istituto ci sono molti problemi. C’è poca unione interna. Le suore vivono un periodo di rilassamento nella vita spirituale, ci sono troppe gelosie e risentimenti. Inoltre la situazione economica è disastrosa per i troppi debiti.
In questo contesto, suor Dolores viene eletta superiora generale. Deve trovare le giuste soluzioni per i problemi che agitano, sia le persone che i collegi della congregazione. Governa con saggezza, rettitudine e amore.
Nel 1922 le Figlie della Passione vengono chiamate a prestare la loro opera nel seminario diocesano di Città del Messico.
Il 2 febbraio 1923, madre Dolores con le altre religiose, rifaranno la loro professione perpetua.
Nel 1924 la congregazione viene dichiarata di diritto diocesano dall’arcivescovo di Città del Messico.
Anche se una simile approvazione c’è già stata quasi trenta anni prima, il vescovo, monsignor Mora del Rio, ritenne opportuno di doverla rinnovare.
Da queste prime tappe tanta strada è stata percorsa dalle suore, tanto che oggi la congregazione è presente in ben 14 paesi: Messico, El Salvador, Guatemala, Honduras, Venezuela, Perù, Stati Uniti, Cuba, Portorico, Repubblica Dominicana, Spagna, Italia, Repubblica Democratica del Congo e Tanzania.
Nel 1953, arriverà anche la definitiva approvazione pontificia.
All’inizio del 1925 madre Dolores si reca nuovamente a Cuba per visitare le religiose che vi lavorano. Tutte la rivedono con piacere, sicure che questa sarà l’ultima volta in cui vedranno la loro superiora generale.
Lei le esorta ad essere fedeli alla loro vocazione ed a vivere nella carità e nella povertà.
Ritorno in Messico
Tornata in Messico prepara lo svolgimento di un nuovo capitolo che all’unanimità la riconferma superiora generale, anche se era gravemente malata. Lei chiede alle suore di pregare affinché il suo servizio sia sempre secondo la volontà di Dio. Queste le sue parole: “La volontà di Dio è la mia vita. Voglio solo questa amorosa volontà. Chiedete per me luce e grazia; saggezza, prudenza e grande fortezza per portare la nostra umile navicella lungo il cammino tracciato da Gesù. Che io non m’inorgoglisca con l’opera di Dio, che io sia umile e che conosca il mio nulla”. Sono gli ultimi bagliori. Nella vita ha fatto l’esperienza del dolore, della
Solitudine e della calunnia. Ma, nel suo cuore non conserva alcun risentimento. Scrive ancora: “Ci fanno una guerra sorda ma terribile. Io prego Dio con tutto il cuore affinché converta il male in bene per l’anima di chi lo commette. Mi abbandono, e confido solo in Lui”.
Nel novembre del 1925 visita la comunità di Tlalpan. Le sue condizioni di salute peggiorano, e a madre Dolores, subentrano delle complicazioni renali e circolatorie che la porteranno in breve alla tomba.
Ultimi momenti
Negli ultimi momenti di vita, si rivolge alle religiose che sono in preghiera ai piedi del suo letto: “Siamo entrate nella nostra congregazione solo per amare Gesù. Promettetemi che amerete Gesù e Maria. Se non li amiamo siamo come degli stracci. Vale solo l’amore a Gesù. Dobbiamo amare i poveri e li dobbiamo servire con generosità. I poveri sono il nostro gioiello più prezioso, e ci attirano le benedizioni del cielo.
Soffro con gioia perché così vuole Dio; soffro per voi e per tutta la congregazione”.
Sul Crocifisso ha modellato la sua vita realizzando quanto ha scritto ad una consorella: “Si deve diventare santi per mezzo della croce. Questa è la via tracciata da Gesù. Lui è davanti a noi. Lo segua senza paura, lo segua con amore”.
Madre Dolores desidera morire sola. La sorella più piccola che vuole darle il bacio di addio, dice no. L’unico e l’ultimo conforto doveva essere il crocifisso. Ed è che così muore, il 16 dicembre 1925.
Processo per la beatificazione
Prima di iniziare il processo per la beatificazione, nel 1961, le spoglie di madre Dolores Medina Martinez Zepeda, sono state traslate nella chiesa dei Passionisti di Città del Messico.
Il 9 giugno 1987, in Città del Messico, è stato aperto il processo informativo per la beatificazione della serva di Dio, Dolores Medina Martinez Zepeda. Il processo diocesano si è concluso, il 4 maggio 1990.
Dopo la sessione dei cardinali del 16 giugno 1998, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha promulgato, Il 3 luglio 1998, il decreto riguardante le virtù eroiche della Serva di Dio Dolores Medina Martinez Zepeda fondatrice della Congregazione delle Suore Figlie della passione di Gesù Cristo e di Maria addolorata, dichiarandola così Venerabile.
Preghiera per la sua beatificazione e per ottenere grazie:
Oh, Dio!
Tu che purificasti la tua serva Dolores sulla croce del dolore
e l'hai portato ad una vita intensa di unione con te,
dandole zelo per la salvezza degli uomini che consacrano
la loro vita per diffondere la Santa Comunione
del tuo Figlio Divino e dei dolori della tua Madre santa,
dell'educazione dei bambini e della giovinezza e della preghiera
e del lavoro per la santificazione dei sacerdoti
e degli aspiranti al sacerdozio,
vi domandiamo umilmente di glorificarla elevandola agli onori dell’altare.
Attraverso la sua intercessione concedici ciò che chiediamo,
se è per il nostro bene. Attraverso Cristo nostro Signore.
Così sia.
(con approvazione ecclesiastica)
Autore: Mauro Bonato
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