IX-X sec. (?)
In base a un ordinario dell'abbazia di S. Pietro sul Dives (Normandia) del 1273, i monaci del luogo festeggiavano il 26 giugno un san Vamberto martire di cui possedevano la testa e il corpo. Essi facevano una processione in suo onore. Si ignora tutto di Vamberto; sembra si tratti di un prete della regione, ucciso dai Normanni nel sec. IX o X. Fatto è che verso la fine del sec. XVII, ogni testimonianza del suo culto era scomparsa.
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L'unica fonte certa sulla vita e sul culto di San Vamberto proviene da un ordinario dell'abbazia di San Pietro sul Dives (Normandia) del 1273. Questo documento riporta la celebrazione del 26 giugno di un "San Vamberto Martire", di cui i monaci possedevano la testa e il corpo. In suo onore veniva organizzata una processione solenne.
Oltre a questa menzione, la vita di San Vamberto è avvolta nell'oscurità. Non si conosce il luogo della sua nascita, la data esatta del suo martirio, né le circostanze che lo portarono alla morte. Si presume che fosse un presbitero della regione, vittima della violenza normanna durante il IX o X secolo.
La presenza della sua reliquia (la testa) e l'organizzazione di una processione in suo onore indicano un culto diffuso e sentito all'interno dell'abbazia di San Pietro sul Dives. La devozione a San Vamberto era probabilmente legata alla sua storia di martirio e alla sua identificazione come martire della fede cristiana.
Purtroppo, verso la fine del XVII secolo, ogni traccia del culto di San Vamberto era scomparsa. Le ragioni di questo declino sono sconosciute, ma potrebbero essere legate a eventi storici, cambiamenti nella sensibilità religiosa o alla perdita delle reliquie del santo.
Autore: Franco Dieghi
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