La serva di Dio Crocifissa Militerni è nata a Cetraro, provincia di Cosenza in Calabria, tra gli Angeli del Presepio, la notte di Natale del 1874, da Giuseppe Militerni e Pasqualina Giordanelli. Le fu messo il nome di Teresa; con quel nome per tutta la vita rimase imitatrice della grande Teresa d’Avila e del piccolo Fiore di Lisieux.
Precoce d’intelligenza e sensibilissima alla grazia, il giorno della prima Comunione, sentì un’attrazione straordinaria all’unione con Dio; e a soli 13 anni di età decise, nel segreto del suo cuore, di dedicarsi interamente al Signore e santificarsi.
Le sue cure si volgevano ai bambini, ai poveri, agli ammalati, alle ragazze che aspettavano un’educazione religiosa; e nella casa paterna radunava i piccoli per catechizzarli e le coetanee per coltivare con loro e in loro un ideale di raccoglimento e di apostolato.
Nel marzo del 1894, si vincolò con voto di verginità perpetua; in pari tempo si recise le folte trecce bionde, vestì nella foggia più austera, indossò il cilicio; fu col cuore e col corpo tutta di Dio; amava soprattutto la Passione del Signore, e volle essere crocifissa con Cristo. Il 7 settembre 1903, rinunziando energicamente al mondo, ottenne di essere accolta quale postulante tra le Suore di S. Giovanni Battista, dove realizzò il suo santo ideale, vestendo l’abito religioso e assumendo il nome di suor Crocifissa.
Nel 1909 venne eletta Superiora della Comunità di Cetraro, e si diede subito a costruire una nuova Casa, il «Ritiro»; allo stesso modo seguiva spiritualmente infondendo nelle giovani che l’avevano scelta a maestra e guida uno spirito profondamente religioso.
Nel 1914 fu chiamata a Roma, quale Maestra delle Novizie e in questa opera mise tutta la sua intelligenza e sapienza. Il suo amore era il Crocifisso; ma il suo temperamento traeva dall’unione con Cristo una serenità e una gioia che la facevano amare e venerare dalle sue figlie. Fu un’educatrice impareggiabile. Fondò una generazione di suore, prodigandosi per loro nel noviziato di Roma, seguendole poi nella loro attività, con cuore materno, sempre mirando agli interessi dell’Istituto e per essi a quelli della Chiesa. Per più anni fu una distributrice di santità, di lumi e di consigli, specialmente dopo che all’umanità venne eletta Consigliera nel Capitolo Generale dell’ Istituto, nel 1919.
Colta da grave malore, sopportò per mesi il disfacimento fisico, con coraggio sereno facendone un motivo di maggiore unione con Cristo Crocifisso. Spirò il 25 marzo 1925, sospirando al suo Sposo: «Ecce ancilla Domini».
Il profumo delle sue virtù di giorno in giorno si dilata, e numerose creature guardano a lei come a maestra e modello di santificazione.
Il 3 marzo 1940, le sue venerate spoglie vennero esumate e, con imponente corteo di popolo, traslate dal Cimitero di Cetraro alla Chiesa del “Ritiro” ove attendono l’ora di Dio.
Fonte:
|
|
www.postulazionecausesanti.it
|
|