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† Uruaçu, Brasile, 3 e 6 ottobre 1645
Manuel Rodrigues de Moura e sua moglie, della quale non ci è giunto il nome, erano tra i fedeli della parrocchia della Madonna della Presentazione a Natal. In seguito al massacro avvenuto il 16 luglio 1645 nella chiesa della Madonna delle Candele a Cunhaú, cercarono rifugio insieme ad altri fedeli e al parroco, don Ambrósio Francisco Ferro. Bloccati dalle autorità olandesi, di confessione calvinista, parroco e fedeli furono condotti sulla riva del fiume Uruaçu: vennero a lungo torturati e morirono in seguito alle sevizie. In seguito alla morte di Manuel, a sua moglie, che lo compiangeva, furono amputati mani e piedi; la donna morì tre giorni dopo il suo sposo, restandogli accanto. La loro causa, compresa in quella di don Ambrósio Francisco Ferro e dei suoi 27 compagni (alcuni dei quali identificati solo tramite legami di parentela) fu unita a quella di padre André de Soveral e di Domingos Carvalho, tra gli uccisi del 16 luglio 1645: tutti e 30 sono stati beatificati il 5 marzo 2000 e canonizzati domenica 15 ottobre 2017.
Martirologio Romano: Sulla riva del fiume Uruaçu vicino a Natal in Brasile, beati Ambrogio Francesco Ferro, sacerdote, e compagni, martiri, vittime della repressione perpetrata contro la fede cattolica.
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Il contesto storico
L’evangelizzazione nel Rio Grande do Norte, Stato del Nord-Est del Brasile, fu iniziata nel 1597 da missionari Gesuiti e sacerdoti diocesani, provenienti dal cattolico Portogallo, cominciando con la catechesi degli indios e con la formazione delle prime comunità cristiane.
Negli anni seguenti ci furono sbarchi di francesi e olandesi, intenzionati a scalzare dai luoghi colonizzati i portoghesi: gli olandesi ci riuscirono nel 1630. Di confessione calvinista, accompagnati dai loro pastori, determinarono nella zona, fino allora pacifica, una restrizione della libertà di culto: in pratica, i cattolici furono perseguitati.
All’epoca, nel Rio Grande do Norte, c’erano soltanto due parrocchie: a Cunhaú, la parrocchia della Madonna della Purificazione o delle Candele, guidata dal parroco don André de Soveral, già membro della Compagnia di Gesù; a Natal, la parrocchia della Madonna della Presentazione, il cui parroco era don Ambrósio Francisco Ferro.
Il martirio di Manuel Rodrigues de Moura e sua moglie
Ambedue le parrocchie furono vittime della dura persecuzione religiosa calvinista: i fedeli di Cunhaú furono massacrati il 16 luglio 1645, insieme al loro parroco.
Presi dal terrore di quanto accaduto a Cunhaú, i cattolici di Natal cercarono di mettersi in salvo. Un gruppo di 80 persone improvvisò una palizzata nel territorio di Potengi (odierna São Gonçalo do Amarante), a 25 chilometri da Fortaleza. Fu tutto inutile: uomini, donne e bambini vennero inviati dalle autorità olandesi in un posto stabilito a Uruaçu, nei pressi dell’omonimo fiume.
Il 3 ottobre 1645 furono uccisi lì da alcuni soldati e da circa 200 indios comandati dal capo indigeno Antonio Paraopaba, il quale, convertitosi al protestantesimo calvinista, nutriva una vera e propria avversione verso i cattolici.
Tra le vittime del massacro ci fu anche una coppia di sposi. Dei due ci è giunto solo il nome di lui, Manuel Rodrigues de Moura, tramite il racconto di quel che accadde a sua moglie. In seguito all’uccisione del marito, alla donna, che lo compiangeva, furono amputati mani e piedi. Morì al suo fianco, dopo tre giorni di agonia.
Il cammino verso gli altari
Il nulla osta per l’inizio della loro causa, compresa in quella che raggruppava sia le vittime di Cunhaú sia quelle di Natal, almeno le 30 accertate in tutto, porta la data del 6 giugno 1989. L’inchiesta diocesana fu quindi aperta nella diocesi di Natal nello stesso anno e si concluse nel 1994. Il 25 novembre 1994 giunse il decreto di convalida dell’inchiesta diocesana.
Il 28 ottobre 1997 si svolse la riunione dei Consultori storici della Congregazione delle Cause dei Santi, cui seguì, nel 1998, la consegna della “Positio super martyrio”. Il 23 giugno dello stesso anno, i consultori teologi si pronunciarono favorevolmente circa il martirio dei 30 brasiliani; il loro giudizio positivo fu confermato, il 10 novembre seguente, dai cardinali e vescovi membri della Congregazione.
Il 21 dicembre 1998 il Papa, san Giovanni Paolo II, autorizzava la promulgazione del decreto con cui padre André de Soveral e i suoi compagni venivano dichiarati martiri. Lo stesso Pontefice li ha beatificati il 5 marzo 2000.
Il 23 marzo 2017 papa Francesco ha approvato i voti favorevoli della Sessione Ordinaria dei Cardinali e Vescovi Membri della Congregazione delle Cause dei Santi circa la loro canonizzazione senza un ulteriore miracolo, celebrata dallo stesso Pontefice domenica 15 ottobre 2017.
Di conseguenza, Manuel Rodrigues de Moura e sua moglie risultano essere la seconda coppia di sposi canonizzata insieme, nonché la prima in cui entrambi i membri sono sia martiri, sia Santi.
Autore: Antonio Borrelli ed Emilia Flochini
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