San Germano è il diciannovesimo vescovo di Verona. Nella cronotassi ufficiale della diocesi scaligera figura dopo San Valenzio e prima di San Felice.
Di questo vescovo non si può garantire la cronotassi esatta, infatti, nell’elenco dei vescovi fino al XI secolo la questione resta ancora aperta.
Si presume sia morto intorno all’anno 475, e il suo corpo sepolto in San Procolo. I suoi resti sono stati traslati una prima volta, nel 1806 nella basilica di San Zeno maggiore e nel 1988 nel luogo originario.
Nel “Catalogus Sanctorum Ecclesiae Veronensis”, mons. Franco Segala ne trascrive l’elogium dal Martirologio della chiesa veronese: “Veronae sancti Germani eiusdem civitatis episcopi (qui Evangelicae disciplinae propagandae incredibili studio inflammatus, magnam apud populum verobebsem pridentiae et sanctitatis faman suo tempore est consecutus)
Si presume che la chiesa veronese venerò San Germano sotto il nome di Cerbonio, il quale risultava vescovo di Populoni-Massa Marittima e non di Verona. IL suo nome compare nei documenti liturgici dal 1792 al 1836.
Nel martirologio diocesano, era ricordato nel giorno della sua festa il giorno 10 ottobre, fino alla riforma del Proprio veronese, del 1961, voluta dal vescovo Carraro, quando venne annoverato nella festa comune di tutti i vescovi veronesi, e la sua festa venne a cessare.
Autore: Mauro Bonato
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