San Valenzio o Valente (?) è stato un vescovo della diocesi di Verona vissuto nel V secolo.
Nella cronotassi della diocesi scaligera figura al diciottesimo posto dopo San Gaudenzio e prima di San Germano.
Secondo mons. Dario Cervato nella sua recente opera “Verona agiografica” la collocazione di questo vescovo costituisce un problema di difficile soluzione.
San Valenzio o Valente morto intorno al 467, è attestato nel “Corpus Inscriptionum Latinarum nel 531, mentre nel “Velo di Classe e in un’iscrizione del 1502 nella basilica di San Zeno, risulta al sedicesimo posto della cronotassi diocesana.
Nel “Catalogus Sanctorum Ecclesia Veronensis” mons. Franco Segala ne trascrive l’elogium dal Martirologio della Chiesa veronese: “Veronae sancti Valentis eiusdem civitatis episcopi (qui, episcopalibus numeris onus optime considerans, nulli unquam labori visus est pepercisse ut veronensis populi saluti consuleret)”.
Nel martirologio diocesano, San Valenzio o Valente era ricordato nel giorno della sua memoria che si teneva il 26 luglio, fino alla riforma del Proprio veronese del 1961, voluta dal vescovo, il venerabile Giuseppe Carraro, quando fu decisa una festa comune per tutti i primi santi vescovi veronesi, e la sua festa singola venne a cessare.
Autore: Mauro Bonato
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