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San Servolo di Verona Vescovo
Festa:
26 febbraio
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V sec.
Secondo la cronotassi ufficiale, governò la diocesi scaligera tra il 408 e il 412, ma la sua esistenza è messa in dubbio da alcuni storici, tra cui mons. Dario Cervato, che ritiene che san Servolo, san Massimo e san Luperio, non siano mai esistiti in quanto non presenti nel "Velo di classe", un documento del IX secolo che riporta l'elenco dei vescovi veronesi.
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San Servolo è il quattordicesimo vescovo di Verona. Nella cronotassi ufficiale della diocesi scaligera figura dopo San Luperio e prima di San Petronio.
Di questo e di altri vescovi non si può garantire la cronotassi esatta, infatti per i vescovi di Verona fino al XI secolo le questione resta ancora aperta.
Nel “Catalogus Sanctorum Ecclesiae Veronensis”, mons. Franco Segala ne trascrive l’elogium dal Martirologio della chiesa veronese: “Veronae sancti Servuli confessoris et eiusdem civitatis apiscopi (eximia sanctitate ac studio pro poluli sui salute conspicui)
Mons. Dario Cervato, nel suo recente volume “Verona agiografica” ritiene che san Servolo, San Massimo e San Luperio, debbano essere espunti dal catalogo dei vescovi veronesi in quanto non presente nel famoso “Velo di classe”.
Nel martirologio diocesano, era ricordato nel giorno della sua festa il giorno 26 febbraio, fino alla riforma del Proprio veronese, del 1961, voluta dal vescovo Carraro, quando venne annoverato nella festa comune di tutti i vescovi veronesi, e la sua festa venne a cessare.
Autore: Mauro Bonato
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