L'unica menzione certa di San Stellan si trova nel Martirologio di Tallagh, un antico testo irlandese che registra i nomi dei santi commemorati in specifiche date. Qui, sotto la data del 24 maggio, troviamo "Stellán di Inis Celtra", identificando il santo con l'odierna Holy Island situata sul Lough Derg nella contea di Galway.
Tuttavia, il tentativo di identificare ulteriormente San Stellan si imbatte in un ginepraio di teorie. Lo storico hagiografo John Colgan, nel suo Martirologio, ipotizza che Stellán fosse un sacerdote menzionato in una lettera di Papa Giovanni IV al clero irlandese nel 640. Questa associazione, però, rimane incerta e non trova riscontri definitivi.
Inoltre, il nome "Stellan" era piuttosto comune nell'Irlanda medievale, attribuito a diversi santi e figure storiche. Ciò rende ancora più difficile discernere la vera identità e le gesta di questo santo enigmatico.
Nonostante le incertezze biografiche, San Stellan ha goduto di una venerazione duratura, specialmente nelle zone circostanti Holy Island. La sua figura è intrecciata con leggende e tradizioni locali che ne esaltano la santità e i poteri miracolosi.
Si narra che San Stellan avesse fondato un monastero su Holy Island, divenendo un luogo di pellegrinaggio e devozione. La sua tomba, situata sull'isola, era considerata un luogo di guarigione miracolosa, attirando fedeli da tutta l'Irlanda.
Ancora oggi, la memoria di San Stellan vive nella devozione popolare. Il 24 maggio è il giorno della sua festa.
Autore: Franco Dieghi
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