Newsletter
|
Per ricevere i Santi di oggi inserisci la tua mail:
|
|
E-Mail: info@santiebeati.it
|
|
San Tommaso Shen Jihe Terziario francescano e martire
Festa:
9 luglio
|
>>> Visualizza la Scheda del Gruppo cui appartiene
Ankeo, Cina, 1851 circa – Taiyuan, Cina, 9 luglio 1900
Tommaso Shen Jihe (scritto anche Sen o Sen-Ki-Kuo) nacque ad Ankeo, nella provincia cinese dello Shanxi, intorno al 1851, figlio di genitori cattolici. Terziario francescano, fu a lungo a servizio di vari sacerdoti, finché, sul finire del XIX secolo, non entrò nel personale di servizio della missione di Taiyuan. Quando esplose la rivolta dei Boxer, contrari all’espansione occidentale e alla religione cristiana, condivise la prigionia e, il 9 luglio 1900, il martirio insieme agli altri servitori della missione, ai due vescovi residenti, agli altri frati, a cinque seminaristi e a sette suore Francescane Missionarie di Maria. Tommaso Shen Jihe e i suoi compagni di martirio furono beatificati il 24 novembre 1946 da papa Pio XII e canonizzati da san Giovanni Paolo II il 1° ottobre 2000.
Martirologio Romano: Nella città di Taiyuan nella provincia dello Shanxi sempre in Cina, passione dei santi Gregorio Grassi e Francesco Fogolla, vescovi dell’Ordine dei Frati Minori, e ventiquattro compagni, martiri, che durante la persecuzione dei seguaci della setta dei Boxer furono uccisi in odio al nome di Cristo.
|
Tommaso Shen Jihe (scritto anche Sen o Sen-Ki-Kuo) nacque ad Ankeo, nella provincia cinese dello Shanxi, intorno al 1851. Era figlio di Pietro Shen Buniu e Maria Guo, che l’allevarono secondo la religione cattolica. Era anche Terziario francescano.
Fu inizialmente al servizio di Paolo Zhang, col quale, nel 1875, si diresse a Dongerkou, dove servì padre Pietro Jiang. Intorno al 1890 passò tra i domestici della “Casa di San Pasquale” a Taiyuan, missione di cui erano incaricati i Frati Minori Osservanti, dove risiedeva monsignor Gregorio Maria Grassi, vicario apostolico dello Shanxi.
In quel periodo in Cina cominciarono a moltiplicarsi azioni di rivolta condotte dai cosiddetti Boxer, contrari all’espansione occidentale e alla religione cristiana. Il 17 giugno 1900 i Boxer distrussero una chiesa protestante, ma presto arrivarono anche nella missione cattolica.
Il 5 luglio invitarono tutti i componenti della missione a lasciarla per un’abitazione più sicura chiamata “Albergo della pace celeste”. Di fatto, era un luogo di prigionia. Vi furono rinchiusi i due vescovi, i frati, le sette suore Francescane Missionarie di Maria addette all’orfanotrofio della missione, cinque seminaristi e i domestici.
Verso le quattro del pomeriggio del 9 luglio 1900, gli uomini del viceré fecero irruzione nell’altro padiglione, dov’erano prigionieri alcuni protestanti, uccidendoli. A quel punto, monsignor Grassi invitò tutti a prepararsi alla morte e diede l’ultima assoluzione.
I Boxer giunsero anche da loro e li condussero al palazzo del viceré, dove vennero condannati a morte. Condotti nell’ampio cortile, subirono l’esecuzione a colpi di sciabola e di arma da fuoco.
Tommaso Shen Jihe fu beatificato il 24 novembre 1946 da papa Pio XII, insieme ai suoi compagni di martirio. Della stessa causa, quindi beatificati nella stessa occasione, facevano parte altri tre religiosi dei Frati Minori Osservanti: padre Cesidio Giacomantonio, ucciso il 4 luglio 1900 a Hangzhou, monsignor Antonino Fantosati e padre Giuseppe Maria Gambaro, morti tre giorni dopo. La memoria liturgica di tutto il gruppo fu fissata al 9 luglio, giorno della loro nascita al Cielo.
A poco più di cent’anni dal loro martirio, il Papa san Giovanni Paolo II ha autorizzato la fusione delle cause di vari Beati martiri in Cina, inclusi Tommaso Shen Jihe e i suoi venticinque compagni, in una sola: il decreto relativo porta la data dell’11 gennaio 2000. Dopo la firma del decreto “de signis”, avvenuta undici giorni dopo, il 22 gennaio, lo stesso Pontefice li ha iscritti fra i Santi il 1° ottobre successivo.
Autore: Emilia Flocchini
|
|
|
|
|