XV sec.
Sacerdote del luogo, che si trova sulla strada tra Cambrai e Arras. Di lui sappiamo che il vescovo di Arras, Pietro de Ranchicourt, che governò la sua diocesi sul finire del XV secolo, si recò a Monchy al momento della morte del beato Giovanni, quasi per attestare pubblicamente la santità della sua vita. Anche se non conosciamo la sua data di morte, sappiamo che dopo la sua morte fiorirono numerosi miracoli sulla sua tomba. In Francia è venerato come protettore contro l’ernia.
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Sacerdote di un villaggio situato sulla strada tra Cambrai e Arras, la sua vita è avvolta da una scarsa documentazione, lasciando spazio a ipotesi e congetture. Eppure, la sua fama di santità e i miracoli ad essa associati lo hanno reso un personaggio venerato, specialmente in Francia, dove è invocato come protettore contro l'ernia.
Le informazioni sulla vita del Beato Giovanni sono frammentarie e spesso contraddittorie. Si presume che egli fosse un sacerdote secolare, dedito con zelo al suo ministero nella piccola comunità di Monchy-le-Preux. La sua esistenza si intreccia con quella di Pietro de Ranchicourt, Vescovo di Arras che resse la diocesi sul finire del XV secolo. Secondo alcune testimonianze, il Vescovo si recò personalmente a Monchy in occasione della morte del Beato Giovanni, quasi a voler attestare pubblicamente la santità della sua vita.
La data esatta della morte del Beato Giovanni rimane avvolta nel mistero. L'assenza di fonti documentarie ufficiali, come atti di nascita o morte, rende difficile una ricostruzione precisa della sua biografia. Tuttavia, la devozione popolare e i miracoli ad essa associati testimoniano la profonda impressione lasciata dalla sua figura nella comunità.
Numerose narrazioni raccontano prodigi avvenuti presso la tomba del Beato Giovanni, alimentando la sua fama di taumaturgo. In particolare, egli è invocato come intercessore contro l'ernia, una condizione medica che all'epoca causava grande sofferenza. La sua festività viene celebrata il 24 giugno, in concomitanza con la festa di San Giovanni Battista, quasi a voler sottolineare la luce di santità che emanava dalla sua figura.
Autore: Franco Dieghi
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