VI sec.
E' il quattordicesimo vescovo di Saint-Paul-Trois-Châteaux. L'antica città romana di Augusta Tricastinorum, poi Saint-Paul-Trois-Châteaux. divenne sede di una diocesi della provincia romana della Gallia Viennense verso il IV secolo, il cui primo vescovo storicamente documentato è Fiorenzo, che partecipò al concilio di Epaon del 571. Di lui non sappiamo nulla. Il suo nome compare tra i partecipanti del concilio di Valenza del 584 e a quello di Mâcon del 585, dove si discusse sull’esistenza dell’anima nelle donne. Quale semplice prete aveva assistito a un concilio di Lione.
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Sconosciuto ai più, ma non certo privo di fascino, emerge dalla bruma del tempo il quattordicesimo vescovo di Saint-Paul-Trois-Châteaux, Sant'Eusebio II. La sua figura, avvolta nel mistero, si staglia sullo sfondo della Gallia Viennense del VI secolo, un'epoca turbolenta di migrazioni e rivolgimenti religiosi.
Eusebio II, successore di Vittore e predecessore di Agricola, vescovo menzionato nel 614, si erge come un ponte tra due epoche. La sua esistenza è attestata da scarne fonti, tra cui la cronotassi della diocesi di Saint-Paul-Trois-Châteaux, un'antica città romana un tempo fiorente e oggi ridotta a un piccolo borgo nella Drôme.
La diocesi, soppressa nel 1801, vantava come cattedrale la chiesa di Nostra Signora Assunta e San Paolo, un luogo di culto che riecheggia la storia e la spiritualità di un tempo lontano. Proprio in questa città, Eusebio II svolse il suo ministero episcopale, lasciando un'impronta indelebile nella memoria della comunità cristiana locale.
Le poche notizie che lo riguardano ci offrono solo frammenti della sua vita. Sappiamo che partecipò al concilio di Valenza del 584 e a quello di Mâcon del 585, dove si discusse sull'esistenza dell'anima nelle donne. In precedenza, aveva assistito come semplice prete a un concilio di Lione.
Autore: Franco Dieghi
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