San Folco è un eremita nativo di Bologna. Di lui abbiano scarsissime notizie storiche, che sono state riportate nel volume “I santi della chiesa Bolognese” di Enzo Lodi.
Sappiamo che fu nominato vescovo di Ravenna, ma non figura nella cronotassi della diocesi di Ravenna, forse perché non ha potuto prendere possesso della sua sede a causa della lotta per le investiture, sviluppatesi nella seconda metà del XI secolo.
San Folco si ritirò a vita solitaria ed eremitica nella zona bolognese.
Ci sono due testimonianze sul suo antico culto.
Nel 1331, in località di Saletto esisteva un oratorio a lui dedicato, ma dal 1134 la presenza di un battistero testimonia l'esistenza di una pieve, dall'anno Mille, già dedicata a Santa Maria e San Folco
Nel 1557, nella frazione Saletto di Bentivoglio gli fu dedicata una chiesa, come è attestato dalle visite pastorali del XVI secolo; parrocchia che oggi è intitolata a santa Maria e San Folco.
Il 17 gennaio 1755, alla presenza del cardinale, Vincenzo Malvezzi, arcivescovo di Bologna in visita pastorale a Saletto, acconsentì alla ricognizione delle sue reliquie di san Folco.
Inoltre, nel volume “atti o memorie degli uomini illustri in santità nati o morti in bologna” raccolti da Giambattista Melloni e stampato nel 1773 c’è un lungo elenco di persone che hanno ottenuto miracoli grazie all’intercessione di San Folco: “basti però il sapere che non v’ha giorno, in cui non si provino da qualcheduno gli effetti della beneficenza del Santo; e tuttodì cresce la divozione de’ popoli, essendogli questa anche in paesi lontani: per cui ne risulta onore e gloria a san Folco, sotto il patrocinio del quale vive sicuro e quieto il popolo di Saletto.”
La sua festa è fissata al 25 ottobre.
Autore: Mauro Bonato
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