San Giovanni I l’Agnello è un vescovo di Maastricht vissuto nel VII secolo. Nella cronotassi ufficiale della diocesi, in alcuni elenchi figura dopo Evergiso, in altri dopo San Perpetuo e prima di Sant’Armando.
San Giovanni era di famiglia nobile ed era grande proprietario terriero. Viveva in maniera semplice coltivando i suoi possedimenti, facendo crescere la sua numerosa figliolanza nella fede cattolica, a Tihange, in un villaggio vicino a Huy.
Si narra che era così famoso per la sua vita molto pia, e per aver compiuto un miracolo, che fu scelto per succedere diventare vescovo di Maastricht.
Di comune accordo la moglie di Giovanni fondò il monastero delle Dame Bianche a Maastricht.
Al tempo di re Clotario II e Dagoberto fece un pellegrinaggio a Roma. Fece erigere una chiesa nel luogo, dove era stato ucciso San Monone, che aveva conosciuto al ritorno del suo pellegrinaggio e che alcuni lo indicano quale, suo amico e discepolo, che proprio lì si era ritirato a vita eremitica.
San Giovanni I l’Agnello, si ritiene morì nel 646, dopo aver guidato la diocesi per ventitre anni. Fu sepolto, secondo i propri desideri, nella chiesa dei Santi Cosma e Damiano che aveva fatto costruire nei pressi del castello di Huy.
Il suo attributo iconografico e un agnello, derivante dal suo soprannome.
Queste brevi notizie biografiche si sono tramandate principalmente grazie alla Vita del santo scritte nella “Gesta Episcoporum Leodiensis” dell'abate Lodegario di Lobbes, contemporaneo del vescovo Notker di Liegi, che le scrisse quattro secoli dopo la morte di San Giovanni I l’Agnello.
La sua memoria ricorre nel giorno della sua festa che è stata fissata il 25 luglio.
Autore: Mauro Bonato
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