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† Spagna, 1934/37
Sei seminaristi della diocesi di Oviedo, alunni del Seminario Maggiore, furono fucilati il 7 ottobre 1934, nel corso della rivoluzione delle Asturie, per essere stati riconosciuti come membri del clero a causa della tonsura. Altri tre seminaristi, invece, vennero uccisi durante la guerra civile spagnola, dopo essere stati perseguitati duramente per la stessa ragione. La loro causa, denominata “Ángel Cuartas Cristóbal e otto compagni”, si è svolta inizialmente nella diocesi di Oviedo. Sono stati beatificati il 9 marzo 2019, sotto il pontificato di papa Francesco, nella cattedrale del Santo Salvatore a Oviedo. I resti mortali di quasi tutti e nove sono venerati dal 2013 nella Cappella Maggiore del Seminario di Oviedo. La loro memoria liturgica cade il 6 novembre, giorno in cui tutte le diocesi spagnole ricordano i loro Martiri del XX secolo.
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Negli anni ’30 del secolo scorso, la Spagna fu scossa da violenze scoppiate tra i partiti conservatori cattolici, vincitori delle elezioni, e le sinistre, forti del sostegno dei movimenti operai. La rivoluzione dell’ottobre 1934 fu particolarmente violenta nelle Asturie, in particolar modo a Oviedo, occupata dai minatori che saccheggiarono la città e uccisero numerosi ecclesiastici.
Il 7 ottobre vennero fucilati sei seminaristi, studenti del Seminario Maggiore, che aveva sede nell’antico convento di San Domenico. Appena scoppiata la rivolta si diedero alla fuga: otto si nascosero in una cantina, ma dopo un giorno uno di loro, Gonzalo Zurro Fanjul, uscì per controllare se la situazione era tornata normale. Fu subito scoperto: di lì a poco, anche gli altri dovettero uscire dal nascondiglio, tutti tranne uno.
I sette giovani furono messi contro un portone e fucilati. L’unico che scampò fu José González García: venne ferito gravemente, ma non gli venne dato il colpo di grazia perché non portava la tonsura. Rappresentavano quasi tutte le classi del Seminario Maggiore: c’erano un suddiacono, un Lettore (studente del quarto anno di Teologia), un alunno di III Teologia, uno di II, uno di I e uno del terzo anno di Filosofia.
Altri tre allievi dello stesso Seminario trovarono la morte, invece, nel corso della guerra civile spagnola. Luis Prado García, appena tornato in famiglia per le vacanze estive, dovette rifugiarsi in casa di amici, ma venne scoperto. Prelevato dai miliziani, venne fucilato il 4 settembre 1936 a Gijón.
Il 27 maggio 1937, fu il turno di Sixto Alonso Hevia, di III Filosofia. Prima era stato arrestato insieme a suo padre (anche lui era tornato a casa in vacanza), poi fu obbligato a unirsi all’esercito rivoluzionario. Durante una pausa nel porto di Ventanielles, venne aggredito e pugnalato a morte.
Infine, il 22 settembre 1937, fu assassinato Manuel Olay Colunga, con uno sparo a distanza; i suoi resti non sono mai stati ritrovati. I loro nomi vennero quindi aggiunti al gruppo dei sei seminaristi uccisi nel 1934, dato che anche per loro la fama di martirio non era venuta meno nel corso degli anni.
Il nulla osta per l’avvio della causa, che venne quindi denominata “Ángel Cuartas Cristóbal e otto compagni”, rimonta al 12 maggio 1993. Il processo diocesano, svolto a Oviedo e concluso il 29 novembre 1997, è stato convalidato il 24 febbraio 2012. Nel 2013 i resti mortali di quasi tutti e nove sono stati traslati nella Cappella Maggiore del Seminario di Oviedo.
Nel 2014 fratel Rodolfo Cosimo Meoli, Postulatore Generale dei Fratelli delle Scuole Cristiane, fu incaricato di seguire la fase romana della causa. È stato quindi possibile completare la “Positio super martyrio”, consegnata nel 2016. Il 21 giugno 2018 si è invece svolto il Congresso dei Teologi della Congregazione delle Cause dei Santi, i cui membri si sono espressi all’unanimità a favore dell’effettivo martirio dei nove seminaristi.
Il 7 novembre 2018, ricevendo in udienza il cardinal Giovanni Angelo Becciu, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, papa Francesco ha autorizzato la promulgazione del decreto con cui Gonzalo Zurro Fanjul e compagni venivano dichiarati martiri.
La loro beatificazione è stata fissata al 9 marzo 2019 nella cattedrale del Santo Salvatore a Oviedo, col rito presieduto dal cardinal Becciu come inviato del Santo Padre. La loro memoria liturgica è stata fissata al 6 novembre, giorno in cui tutte le diocesi spagnole ricordano i loro Martiri del XX secolo.
L’elenco
Ángel Cuartas Cristóbal, suddiacono, 24 anni
Gonzalo Zurro Fanjul, di II Teologia, 21 anni
Mariano Suárez Fernández, lettore, 23 anni
Jesús Prieto López, di III Teologia, 21 anni
José María Fernández Martínez, di I Teologia, 19 anni
Juan José Castañón Fernández, di III Filosofia, 18 anni
† Oviedo, 7 ottobre 1934
Luis Prado García, II Filosofia, 22 anni
† Gijón, 4 settembre 1936
Sixto Alonso Hevia, III Filosofia, 21 anni
† Ventanielles, 27 maggio 1937
Manuel Olay Colunga, suddiacono, 26 anni
† Villafría, 22 settembre 1937
Autore: Emilia Flocchini
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