Le prime attestazioni del culto di San Rufino si ritrovano nel Martirologio di Tallagh, risalente all'VIII-IX secolo. In questo antico testo, il suo nome viene associato al monastero di Glendalough, situato nella contea di Wicklow, Irlanda. Tuttavia, il Martirologio non fornisce alcuna indicazione precisa sull'epoca in cui San Rufino sarebbe vissuto, né sulla sua storia personale.
Nel Martirologio di Gorman, compilato nel XII secolo, San Rufino viene erroneamente identificato come vescovo di Glendalough e di Bangor, nella contea di Down. Tale attribuzione, priva di fondamento storico, non trova riscontro in fonti attendibili e non è supportata da alcuna prova concreta.
La data del 22 aprile era stata fissata per celebrare la sua memoria, ma la scarsità di informazioni e l'incertezza che avvolge la sua esistenza rendono difficile contestualizzare la sua figura e il suo ruolo all'interno della Chiesa irlandese.
Nonostante l'alone di mistero che lo circonda, San Rufino rimane una figura venerata in alcune zone dell'Irlanda. La sua presenza nei martirologi antichi testimonia la sua devozione e il suo impatto sulla comunità ecclesiale, anche se la sua storia rimane avvolta nell'oblio.
Autore: Franco Dieghi
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