† 618/619
E' stato un abate di Achad-Bo vissuto a cavallo tra il VI e VII secolo. La grande abbazia di Aghaboe, di cui si conservano alcuni ruderi, era stata fondata da San Canizio di Kilkenny, diventò successivamente la cattedrale della diocesi di Ossory. Sulla vita di San Liberio sappiamo ben poco. Secondo Colgan è citato nella Vita di S. Cainnech (Caninzio) fondatore e primo abate del monastero d’Aghaboe, quale figlio di Aradius. La tradizione tramanda che in gioventù “tenne riprovevoli costumi” e che ad un certo punto della sua vita di convertì durante un soggiorno a Leacht-Aibbe. Liberio fattosi monaco divenne insegne per santità e miracoli. Non sappiamo se sia morto nell’anno 618 o 619. E' menzionato nel Martirologio di Tallagh, e in quello di Gorman viene citato come abate.
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San Liberio, abate di Aghaboe (Achad-Bo, contea di Leix in Irlanda), visse tra il VI e il VII secolo in Irlanda, lasciando un'eredità di santità e miracoli. La sua storia, avvolta nella nebbia del tempo, narra di un uomo che, dopo una giovinezza dissoluta, si convertì radicalmente durante un soggiorno a Leacht-Aibbe. Abbracciando la vita monastica, Liberio divenne un esempio di santità e compì prodigi che alimentarono la sua fama.
Nato da Aradius, Liberio trascorse la sua giovinezza in modo dissoluto, lontano dai dettami della fede. La sua conversione avvenne in circostanze poco chiare, ma la tradizione narra che un evento a Leacht-Aibbe cambiò il corso della sua vita. Abbandonati i vecchi costumi, Liberio si consacrò a Dio come monaco, diventando discepolo di San Canizio di Kilkenny.
L'abbazia di Aghaboe, fondata da San Canizio, divenne la dimora di Liberio, che ne assunse la guida come abate. Sotto la sua guida, l'abbazia prosperò, diventando un centro di cultura e spiritualità. La fama di Liberio si diffuse in tutta l'Irlanda, attirando a lui molti discepoli che desideravano seguire il suo esempio di santità.
I miracoli compiuti da Liberio alimentarono la sua fama e rafforzarono la sua reputazione di uomo di Dio. Si narra che egli avesse il potere di guarire i malati, scacciare i demoni e persino resuscitare i morti. La sua intercessione era invocata da persone di ogni ceto sociale, che trovavano in lui conforto e speranza.
La data precisa della sua morte rimane incerta, collocandosi tra il 618 e il 619. Il suo corpo fu sepolto nell'abbazia di Aghaboe, dove divenne oggetto di venerazione. Il Martirologio di Tallagh e quello di Gorman lo ricordano come santo, fissando la sua festa liturgica l'8 febbraio.
Autore: Franco Dieghi
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