1347 - Hradec Králové, Repubblica Ceca, 15 aprile 1393
Quarta e ultima moglie dell'imperatore Carlo IV, fu una donna vigorosa, autonoma e fisicamente forte. Sposata per ragioni diplomatiche, fu una consorte devota e amata dal marito. Diede alla luce sei figli, ma fu tormentata dal fatto che questi fossero preferiti ai figli nati dai precedenti matrimoni di Carlo. Dopo la morte del marito, si occupò di tutelare gli interessi dei propri figli, in particolare del maggiore, Sigismondo, che supportò nei suoi sforzi di farsi incoronare re d'Ungheria. Morì nel 1393 e fu sepolta accanto al marito, a Praga, nella cattedrale di San Vito.
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Elisabetta di Pomerania (1347 – Hradec Králové, 15 aprile 1393) è stata la quarta ed ultima moglie dell'imperatore Carlo IV, che era anche re di Boemia. Era figlia del duca Boghislao V di Pomerania e della moglie Elisabetta di Polonia; erano suoi nonni materni re Casimiro III di Polonia e Aldona di Lituania.
Il matrimonio di Carlo ed Elisabetta venne celebrato il 21 maggio 1363 a Cracovia, un anno dopo la morte della terza moglie dell'Imperatore, Anna di Schweidnitz; la sposa aveva sedici anni, mentre lo sposo quarantasette. Carlo IV sposò Elisabetta principalmente per ragioni diplomatiche, dal momento che l'unione aiutò a rompere la coalizione anti-ceca, guidata dal duca Rodolfo IV d'Asburgo, che legava Austria, Polonia e Ungheria. Il 18 giugno 1363, nella capitale boema, Praga, Elisabetta venne incoronata regina di Boemia; cinque anni più tardi, il 1º novembre 1368, a Roma, essa ricevette la corona di imperatrice da papa Urbano V.
Diede alla luce sei figli: Anna, Sigismondo, Giovanni, Carlo, Margherita ed Enrico.
Elisabetta fu una donna molto vigorosa, autonoma e fisicamente molto forte. La relazione tra Elisabetta e Carlo fu descritta come buona ed armoniosa. Durante la grave malattia che colpì il marito nel 1371, Elisabetta fece un piccolo pellegrinaggio camminando a piedi fino alla cattedrale e offrendo doni, in cambio della guarigione del consorte. La loro felice unione è stata ritratta anche da vari artisti, come ad esempio in Noc na Karlštejně (Una notte a Karlstein). In ogni caso si ritiene che essa non abbia mai esercitato alcuna influenza politica: Elisabetta era tormentata dal fatto che Carlo IV preferiva i figli nati dai precedenti matrimoni, ma d'altronde non fu in grado di cambiarne le preferenze.
Dopo la morte del marito, avvenuta a Praga il 29 novembre 1378, il figliastro di Elisabetta ascese al trono come Venceslao IV. Ella si preoccupò quindi di tutelare gli interessi dei suoi propri figli, in particolare del maggiore, Sigismondo, che supportava nei suoi sforzi di farsi incoronare re d'Ungheria.
Elisabetta sopravvisse a Carlo IV per quindici anni; morì il 14 febbraio 1393 a Königgrätz (l'attuale Hradec Králové) e fu sepolta accanto al marito, a Praga, nella cattedrale di San Vito.
L'undicesimo volume del “Leggendario Francescano”, che riporta “Istorie de Santi, Beati, Venerabili, ed altro Uomini illustri, che fiorirono nelli tre Ordini istituiti dal serafico padre San Francesco”, pubblicato a Venezia nel 1722 a firma del padre F. Benedetto Mazzara, minore riformato, presenta Elisabetta di Pomerania quale Beata e terziaria francescana.
Elisabetta di Pomerania (1347-1393) fu la quarta e ultima moglie dell'imperatore Carlo IV, che era anche re di Boemia. Era figlia del duca Boghislao V di Pomerania e della moglie Elisabetta di Polonia; erano suoi nonni materni re Casimiro III di Polonia e Aldona di Lituania.
Il matrimonio
Il matrimonio di Carlo ed Elisabetta venne celebrato il 21 maggio 1363 a Cracovia, un anno dopo la morte della terza moglie dell'Imperatore, Anna di Schweidnitz. La sposa aveva sedici anni, mentre lo sposo quarantasette. Carlo IV sposò Elisabetta principalmente per ragioni diplomatiche, dal momento che l'unione aiutò a rompere la coalizione anti-ceca, guidata dal duca Rodolfo IV d'Asburgo, che legava Austria, Polonia e Ungheria.
Il 18 giugno 1363, nella capitale boema, Praga, Elisabetta venne incoronata regina di Boemia; cinque anni più tardi, il 1º novembre 1368, a Roma, essa ricevette la corona di imperatrice da papa Urbano V.
Elisabetta diede alla luce sei figli: Anna, Sigismondo, Giovanni, Carlo, Margherita ed Enrico.
La donna
Elisabetta fu una donna molto vigorosa, autonoma e fisicamente molto forte. La relazione tra Elisabetta e Carlo fu descritta come buona ed armoniosa. Durante la grave malattia che colpì il marito nel 1371, Elisabetta fece un pellegrinaggio a piedi fino alla cattedrale di Praga, offrendo doni, in cambio della guarigione del consorte.
L'influenza politica
In ogni caso si ritiene che Elisabetta non abbia mai esercitato alcuna influenza politica. Elisabetta era tormentata dal fatto che Carlo IV preferiva i figli nati dai precedenti matrimoni, ma d'altronde non fu in grado di cambiarne le preferenze.
Dopo la morte del marito, avvenuta a Praga il 29 novembre 1378, il figliastro di Elisabetta ascese al trono come Venceslao IV. Ella si preoccupò quindi di tutelare gli interessi dei suoi propri figli, in particolare del maggiore, Sigismondo, che supportava nei suoi sforzi di farsi incoronare re d'Ungheria.
La morte
Elisabetta sopravvisse a Carlo IV per quindici anni; morì il 15 aprile 1393 a Hradec Králové e fu sepolta accanto al marito, a Praga, nella cattedrale di San Vito.
La beatificazione
L'undicesimo volume del “Leggendario Francescano”, pubblicato a Venezia nel 1722, presenta Elisabetta di Pomerania quale Beata e terziaria francescana.
Autore: Franco Dieghi
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