San Ruricio II o Proculo (?) è stato un vescovo di Limoges. Nella lista dei vescovi della diocesi figura al quarto posto dopo san Ruricio I e prima del Beato Esocio o Essocio.
Il suo nome compare nel più antico catalogo episcopale della diocesi, conservato in un manoscritto del monaco Adémar de Chabannes, monaco dell'abbazia di San Marziale. Il manoscritto che fu redatto nella prima metà dellanno mille, venne poi integrato ed ampliato da un altro monaco di San Marziale, Bernard Itier, nel XIII secolo e successivamente da Bernardo Gui nelle sue Gesta Lemovicensium episcoporum. Tutti i nomi inseriti in questi elenchi sono di dubbia storicità fino al V secolo, quando inizieranno ed essere documentati i vescovi limosini.
Non sono certe le date del suo governo pastorale, ma si ritiene che abbia governato la diocesi prima del 535 e dopo il 549.
Sappiamo che San Ruricio II era nipote del suo omonimo e predecessore.
Su di lui esiste la leggenda che racconta che era un giovane di facili costumi che viveva tra lopulenza e i fasti. Giovane orgoglioso si narra che Dio lo affidò alleremita San Giuniano, che oltre a guarirlo da una malattia che alcuni medici non riuscendo a guarirlo ne avevano aggravato le sue condizioni fisiche, gli fece capire il vero valore dellumiltà.
Sappiamo che lepiscopato di Ruricio II, iniziò prima del 535, anno del concilio di Clermont a cui partecipò. Inoltre egli partecipò al IV concilio di Orléans nel 541, e si fece rappresentare a quello successivo del 549.
Si presume che poco dopo questultimo concilio egli morì.
San Ruricio II venne sepolto nella chiesa di San Giuniano, che egli fece costruire sulla tomba del santo in riconoscenza alla sua guarigione.
Su di lui è rimasto un epitaffio, in comune con il suo predecessore, composto da Venanzio Fortunato.
Non esiste alcuna prova che su San Ruricio II vi fosse unantica devozione. Attualmente la sua festa si celebra nel giorno 17 ottobre.
Autore: Mauro Bonato
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