Corleone, Palermo, 7 febbraio 1867 – Palermo, 1° giugno 1934
Biagia Cortimiglia nacque a Corleone, in provincia di Palermo e diocesi di Monreale, il 7 febbraio 1867. A undici anni manifestò ai familiari il desiderio di essere religiosa, ma essi si opposero. Nel 1882, quindicenne, emise il voto di perpetua verginità, mentre nel 1891 vestì l’abito delle Clarisse, pur restando a vivere in casa propria. Nel maggio 1895 fu accolta tra le Suore della Misericordia e della Croce, diventando suor Maria Teresa di Gesù. La fondatrice, madre Maria Rosa Zangara (per la quale è in corso la causa di beatificazione) le diede la responsabilità di Superiora locale di varie case del nascente Istituto. Tuttavia, nel 1901, madre Maria Teresa rischiò di morire per aver assunto una dose eccessiva di farmaci e venne riportata in famiglia. Nel corso della convalescenza, comprese di dover fondare un istituto con fini educativi verso le orfane di Corleone, come le aveva suggerito più volte il suo direttore spirituale. Il 19 marzo 1903, insieme a tre Clarisse espulse dal loro monastero, diede vita alle Suore Francescane di Santa Chiara. Madre Maria Teresa affrontò numerose difficoltà per far crescere la sua congregazione, amò le consorelle, servì i poveri. Morì nella casa di Palermo il 1° giugno 1934. È stata dichiarata Venerabile col decreto promulgato il 21 dicembre 1998. I suoi resti mortali riposano dal 1949 nella chiesa di Santa Caterina, annessa alla Casa Madre della sua Congregazione.
|
La Serva di Dio Maria Teresa di Gesù nacque a Corleone (Palermo), in diocesi di Monreale, il 7 febbraio 1867 dai coniugi Antonio Cortimiglia e Maria Giammanco, di condizione benestante. Il giorno successivo fu portata al fonte battesimale ricevendo il nome di Biagia. Fu cresimata, successivamente da Mons. Papardi, Arcivescovo di Monreale, in data imprecisata. All’età di tre anni restò orfana del padre, per cui assieme alla giovane madre ed al fratello andò a vivere dai nonni materni.
Fin da piccola scelse di vivere in umiltà e povertà per amore di Dio e per dedicarsi al servizio dei più deboli. All’età di 11 anni manifestò il desiderio di essere religiosa. Di fronte alla decisa opposizione dei familiari e in attesa di poter rispondere alla chiamata del Signore, all’età di 15 anni, nel 1882, col permesso del confessore, emise il voto di perpetua verginità e a 24 anni ottenne dall’Arcivescovo di Monreale la facoltà di indossare l’abito delle clarisse, pur continuando a vivere a casa. Questa vestizione privata avvenne nel 1891.
Nel frattempo giunsero a Corleone le Suore della Misericordia e della Croce per compiervi opere di carità tra i più bisognosi. La loro fondatrice, la Serva di Dio Madre M. Rosa Zangara, fu lieta di accogliere Biagia tra le sue figlie. Ciò avveniva nel mese di maggio del 1895. Appena poi Madre Zangara ebbe sperimentato le qualità umane e spirituali della Serva di Dio, la nominò Superiora locale di alcune case del suo nascente Istituto. In appena cinque anni la Serva di Dio riuscì a sistemare ben nove comunità. Ma nel 1901, mentre era superiora a Carini (PA), Madre Maria Teresa rischiò di morire per avvelenamento da medicine, prescrittole in dose eccessiva dal medico, per curare una banale indisposizione. In seguito al doloroso incidente, la Serva di Dio, dietro accordo intercorso tra la sua mamma, il Vescovo Ausiliare di Palermo Mons. Bona, la Madre Zangara e l’Ordinario di Monreale, rientrò in famiglia, per rimettersi in salute.
Nei due anni di convalescenza che seguirono (1901-1903), maturò nella Serva di Dio la convinzione di dovere dare finalmente la propria adesione al progetto più volte suggeritole dal suo direttore spirituale, il francescano P. Stanislao Restivo del T.O.R., di fondare, cioè, a Corleone, un Istituto per l’assistenza alle orfane, la promozione umana e cristiana delle giovanette e la catechesi nelle parrocchie. Fu così che il 19 marzo 1903, festa di S. Giuseppe, la Cortimiglia si unì ad altre tre clarisse espulse dal loro Monastero a seguito delle leggi eversive dello Stato, dando vita alla nuova Congregazione delle Suore Francescane di S. Chiara. I primi passi della nuova istituzione furono molto duri per la mancanza di mezzi materiali, la tenace opposizione di qualche ecclesiastico e la defezione di due delle prime compagne, che non ressero alle rinunzie imposte dalla povertà in cui versava la nuova Congregazione. Vi fu anche una Visita canonica effettuata, tra il 1903 e il 1904, dall’Ordinario diocesano, Mons. Domenico Gaspare Lancia di Brolo. Superate però le prime difficoltà, l’opera della Madre Cortimiglia, che del resto era assai bene accetta al popolo corleonese, cresceva lentamente con l’arrivo di nuove e più salde vocazioni.
Il 9 aprile 1922 la Serva di Dio fece la professione temporanea ed avviò la casa di Palermo; il 1° aprile 1923 ottenne l’approvazione delle prime Costituzioni da parte dell’Arcivescovo di Monreale, il Servo di Dio Mons. Antonio Augusto Intreccialagli, O.C.D., nonché l’aggregazione spirituale al Terz’Ordine Regolare di S. Francesco. Consumata dalle preoccupazioni del governo dell’Istituto, dalle molte fatiche imposte dall’instancabile servizio di carità verso le consorelle e verso tanti poveri, non meno che dalla vita di penitenza e dalla colecistite, che avrebbe contratto per le continue violenze che faceva a se stessa, allo scopo di vincere le resistenze della natura ribelle, la Serva di Dio volava al cielo, ricca di meriti e circondata da vasta e solida fama di santità, il 1° giugno 1934, nella casa di Palermo. Fu sepolta nel cimitero di “Sant’Orsola” della stessa città. Nel 1949 le sue venerate spoglie mortali furono riesumate e trasferite a Corleone, nella chiesa di Santa Caterina, annessa alla Casa Madre della Congregazione fondata dalla Serva di Dio.
La convinta fama di santità che aveva accompagnato, in vita e in morte, Madre Teresa di Corleone, andò sempre crescendo, grazie anche ad una più approfondita conoscenza della sua spiritualità.
Iniziato nel 1960, il Processo Informativo si concluse nel 1980.
Il 21 dicembre 1998 veniva promulgato il Decreto sulle virtù eroiche, attribuendo alla Serva di Dio il titolo di Venerabile.
Autore: Padre Luca De Rosa, OFM
|