† San Severo, Puglia, 1514
Nato in provincia di Campobasso, era un laico francescano vissuto tra il XV e XVI secolo. Nei testi francescani viene solo ricordato che morì nel 1514 nell’antico convento di San Severo nella Puglia settentrionale che era stato fondato nel 1453. Nel Martirologio francescano lo definiscono con queste parole “dono curationum illustris” e si fissa la sua festa nel giorno 27 luglio.
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La figura del Beato Antonio da Rapalimosano, laico francescano vissuto tra il XV e XVI secolo, si erge come un'affascinante enigma nella storia della Chiesa. Nonostante la sua venerazione e il titolo di "dono curationum illustris" (illustre dono di guarigioni) attribuitogli nel Martirologio francescano, la sua vita rimane avvolta nel mistero. Le informazioni su di lui scarseggiano, lasciando spazio a ipotesi e interpretazioni.
Le uniche testimonianze certe su Antonio da Rapalimosano provengono da fonti francescane, che ne attestano la morte avvenuta nel 1514 presso l'antico convento di San Severo in Puglia settentrionale. Fondato nel 1453, questo convento divenne il luogo di riposo eterno del Beato.
L'assenza di dettagli concreti sulla sua vita alimenta il fascino che circonda la figura di Antonio da Rapalimosano. La mancanza di informazioni su origini, formazione e opere lascia spazio all'immaginazione, invitando a riflettere sul ruolo che la fede e la devozione possono giocare nella vita di un individuo.
Nonostante la scarsità di informazioni biografiche, Antonio da Rapalimosano è venerato come Beato dalla Chiesa cattolica. La sua festa si celebra il 27 luglio, giorno in cui i fedeli si riuniscono per commemorare la sua memoria e invocare la sua intercessione.
Autore: Franco Dieghi
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