Suor M. Bernadeta Banja, nome di battesimo Terezija, nacque il 18 giugno 1912 a Veliki Grđevac (nei pressi di Bjelovar), dodicesima di tredici figli della madre Terezija (nata Kovač) e del padre Josip (che aveva già due figli dalla prima moglie che era morta), famiglia di origini ungheresi. Ella trascorse l’infanzia e la gioventù nel villaggio natale dove frequentò la scuola. Già da bambina desiderava andare suora, cosa che fece il 29 giugno 1929. Si consacrò il 15 agosto 1932. Per breve tempo operò presso l'Istituto San Giuseppe a Sarajevo come cuoca, mentre nell'ottobre 1932 fu trasferita alla Casa di Maria a Pale sempre come cuoca, dove rimase fino alla sua morte.
A Pale cucinava regolarmente per le sue consorelle, e anche per tutti quelli che risiedevano in quella casa: malati, bambini, poveri, ospiti... Qualche volta anche per più di cinquanta persone. E in quegli anni, il lavoro in cucina era molto impegnativo.
Il suo modo di atteggiarsi verso gli obblighi del suo lavoro e verso la vita religiosa diventa chiaro dalle parole delle sue consorelle. Testimonia suor M. Maksimilijana Weisner: «Mai le ripetevo una cosa due volte». Dice suor M. Roza Gavran: «Non mostrava mai una fretta ansiosa né perdeva tempo in cose inutili. In suor Bernadeta si vedeva che ella accettava volentieri la vita religiosa, il sacrificio e il silenzio. Era una suora silenziosa e ben formata. Sul viso aveva sempre un grande sorriso.
Suor M. Valerija Trgovčević ha scritto di lei: «Fisicamente e spiritualmente era modellata dalla mano di Dio per essere un raggio di sole per le persone con le quali e tra le quali viveva. Era il piccolo cuore e la vena pulsante di quella piccola comunità religiosa. Sapeva cosa significasse e quanto fosse importante dare se stessa in ciò che preparava per gli altri».
All'inizio del dicembre 1947 suor Bernadeta, spaventata dagli spari e dalle esplosioni di bombe e di granate, chiese alle consorelle di permetterle di lasciare la Casa di Maria a Pale per andare a Sarajevo. Rimane oscuro il motivo per il quale ella rimase a Pale fino alla fine. Semplicemente si può trarre la conclusione che pose la propria fedeltà e obbedienza dinanzi alla pace e sicurezza personale.
Fonte:
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