VI sec.
Ritenuto il figlio di Roi e di Eithne, era chiamato Colmán il diacono e si presume sia vissuto nel VI secolo. Il nome che deriva dall’irlandese Colum o Colm, a cui Colgan negli “Acta Sanctorum Hiberniae”, attribuisce il significato di “colomba”. La tradizione ci riporta che ricevette da San Columba la chiesa che il santo aveva costruito nell’attuale isola di Lambay, chiamata Reachrainn e detta anche Rachraind o Rachra, al largo della costa di Dublino.
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Il nome Colmán, diffuso nell'antico onomastico irlandese, riconduce ad una radice che, secondo gli studi di Colgan negli "Acta Sanctorum Hiberniae", significa "colomba". Un appellativo che ben si addice alla sfera spirituale e contemplativa che presumibilmente caratterizzò l'esistenza di questo santo.
Le informazioni relative alle sue origini risultano purtroppo vaghe e discordanti. Alcune tradizioni lo indicano come figlio di Roi e di Eithne, mentre altri riferimenti non ne esplicitano l'ascendenza. L'incertezza regna anche sul secolo in cui visse, con il VI secolo che rappresenta l'ipotesi più accreditata.
Nonostante l'esiguità di dettagli biografici, San Colmán di Reachrainn ebbe una significativa venerazione, come testimoniato dalla sua presenza nel Martirologio di Tallagh, dove viene commemorato il 16 giugno. La ricorrenza, celebrata con devozione dai fedeli, offre l'occasione per ripercorrere la sua memoria e attingere ai valori di fede e santità che incarnò.
Un elemento centrale della vita di San Colmán è il suo legame con San Columba, figura di primaria importanza nel panorama religioso irlandese. La tradizione narra che San Colmán ricevette da San Columba la chiesa edificata da quest'ultimo sull'isola di Reachrainn, situata al largo della costa di Dublino. L'isola, chiamata anche Rachraind o Rachra, divenne così il fulcro della sua attività spirituale.
Autore: Franco Dieghi
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