Negli archivi dei monasteri di Las Huelgas di Burgos, Santa Anna di Valladolid e di Santa Cruz di Casarrubios del Monte, ci sono molti documenti che attestano la vita di madre Evangelista. Per troppo tempo fu dimenticata ma il suo ricordo è ancora vivo nel monastero, da lei fondato in Casarrubios del Monte, e presso molti fedeli.
Maria Evangelista nacque a Cigales, presso Valladolid, il 6 gennaio 1591 e fu battezzata il 18 dello stesso mese col nome di Maria (era stata preceduta da quattro fratelli). I suoi genitori furono don Gonzalo Quintero e dana Ines Malfaz; entrambi provenivano da famiglie agiate. Dei genitori si attesta che erano dei buoni genitori, ferventi cristiani e che non avevano nessun altro interesse se non quello di educare i figli nella virtù. Maria Evangelista più volte ribadì di aver avuto dei bravi e buoni genitori. Don Gonzalo morì nel 1592 quando la figlia aveva appena un anno; la madre si dedicò interamente all’educazione dei figli: donna profondamente spirituale, doña Ines plasmò cristianamente la figlia. Da ragazza, Maria, seppe far tesoro degli insegnamenti materni e nei rapporti con le persone mantenne sempre comportamenti sani e modesti lontani dall’offendere Dio.
Verso i quindici anni Maria sentì il desiderio di consacrarsi a Dio ma, il 14 ottobre 1608, morì la madre. Finalmente l’anno seguente poté coronare il suo desiderio ed entrò nel monastero di Sant’Anna a Valladolid come sorella conversa. Il fratello don Antonio, a causa della dote che avrebbe dovuto versare se la sorella avesse scelto di diventare monaca di coro, preferì che la sorella restasse conversa. Incominciato l’anno del noviziato, la comunità monastica fu sorpresa nel constatare il desiderio di perfezione della giovane novizia. Professò da sorella laica, pur sapendo delle trame del fratello, e per diciassette anni fu religiosa esemplare svolgendo gli incarichi monastici assegnategli con grande carità. Nel 1626 il suo confessore, p. Bivar, si rivolse alla badessa di Las Huelgas che allora era Anna d’Austria, figlia di don Giovanni d’Austria, l’eroe della battaglia di Lepanto, per far sì che Maria Evangelista passasse alle monache di coro. Anna d’Austria acconsentì e così Maria Evangelista passò alle monache coriste.
Nel frattempo una coppia di Casarrubios del Monte, desiderosa di avere un monastero nella propria cittadina si rivolse al monastero di Sant’Anna. Dopo varie traversie il 25 ottobre 1633 da Sant’anna partirono le fondatrici del nuovo monastero: Suor Maria Evangelista, come badessa, Suor Francesca di San Girolamo, come priora, e Suor Maria della Trinità, come vice priora. Gli inizi del nuovo monastero furono difficili a causa della povertà in cui le monache vennero a trovarsi; in questi frangenti il Signore spesso consolava Maria Evangelista: ella non si perdette mai di coraggio. Finalmente il 27 novembre 1634 fu stabilita la clausura monastica e Maria Evangelista divenne la prima badessa del monastero della Santa Croce di Casarrubios del Monte. L’opera caritativa di madre Evangelista non si limitava al solo monastero ma si allargava alla popolazione di Casarrubios e oltre. Sono attestate anche diverse conversioni ottenute dalla preghiera della Badessa, tra queste ricordiamo quella del conte di Casarrubios don Gonzalo Chacon. Durante il suo governo avvenne il prodigio del Sangue di Cristo: Madre Evangelista, il venerdì 27 gennaio 1648, chiese alla comunità di portare in processione un’immagine di Cristo, mentre le monache, al canto del Miserere, portavano in processione la tela, l’immagine di Cristo sudò sangue e acqua; la madre mandò a dire di asciugare il volto con un panno. Tale panno, con le macchie di sangue, si conserva tutt’oggi nel monastero di Casarrubios come il quadro con il volto di Cristo che si venera nella chiesa conventuale. Da quel giorno Maria Evangelista incominciò a star male e morì il venerdì 27 novembre 1648.
Il suo corpo fu esposto nel coro per due giorni; la gente accorreva da ogni dove per venerare la madre e per poter toccare il suo corpo. A Testimonianza di questa venerazione è il titolo di “Venerabile” che fu dato, dai fedeli, alla madre Evangelista. Dopo cinque anni dalla sepoltura il suo corpo fu trovato incorrotto ed emanava un soave profumo tanto che tutti volevano vedere e sentire tale prodigio. Parecchie persone hanno lasciato testimonianze scritte di questo straordinario evento. Nel 1965 il suo corpo fu nuovamente trovato incorrotto ed ora riposa nella sala capitolare del monastero della Santa Croce di Casarrubios del Monte.
Fonte:
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