Martire venerato a Tuscania, un comune della provincia di Viterbo ubicato nel Lazio settentrionale. A Tuscania si conserva il suo corpo, dove viene indicato solo da una iscrizione marmorea. Su questo martire non sappiamo nulla. Non conosciamo il suo luogo d’origine e nemmeno il tempo e la località del suo martirio. E' solo ricordato nel testo secentesco “Catalogus Sanctorum Italiae” del Ferrari.
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Nella quiete di Tuscania, antico borgo arroccato tra le colline del Lazio settentrionale, riposa la memoria di un martire silenzioso: San Tesidio. Le sue spoglie, custodite gelosamente nella cripta della Chiesa di Santa Maria Maggiore, raccontano una storia avvolta nel mistero.
Di san Tesidio non si sa molto. Il tempo ha celato le sue origini, il luogo del suo martirio e persino l'epoca in cui visse. La sua esistenza emerge solo da una laconica iscrizione marmorea che ne indica la sepoltura e da un'unica menzione nel seicentesco "Catalogus Sanctorum Italiae" del Ferrari.
Eppure, nonostante la scarsità di informazioni, la figura di San Tesidio ha saputo conquistare la devozione dei fedeli di Tuscania. La sua storia, seppur frammentaria, assume un valore emblematico, rappresentando la schiera silenziosa di martiri cristiani le cui vicende terrene sono state inghiottite dal tempo.
Ogni anno, il 1° aprile, la comunità di Tuscania si riunisce per celebrare la memoria di san Tesidio.
Autore: Mauro Bonato
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