Il beato Arcangelo da Calatafimi era francescano vissuto nel XV secolo.
Poche sono le notizie sulla sua vita. Sappiamo che fu un grande propagatore dell’Osservanza, vissuta nell’antica austerità attraverso una vita di rigorosa penitenza e nell’assidua preghiera.
A modello di San Francesco, anche il beato Arcangelo per superare ogni tentazione della carne, più volte si “ravvoltò” nel ghiaccio e nella neve.
Sappiamo che ricoprì la carica di vicario della Provincia francescana di Sant’Angelo in Puglia, animando con i suoi ideali i numerosi confratelli.
Il beato Arcangelo morì nel convento di San Giovanni a Campobasso e la tradizione riporta che i suoi funerali e la sua sepoltura, fuori dal cimitero dei frati, avvennero molti giorni dopo il suo decesso a causa della moltitudine di fedeli che volevano onorare la sua salma.
Non sappiamo con certezza la data della sua morte, Mariano da Firenze afferma che sia morto nel 1451 mentre il Wadding prima nel 1506 o 1509. Di sicuro non è accettata l’affermazione di quanti affermano sia morto nel 1513.
Il Martirologio Francescano gli assegna il titolo di Beato e lo ricorda nel giorno 30 novembre.
Autore: Mauro Bonato
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