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Jouvelle, Francia, nel febbraio 1733 - al largo di Rochefort , Francia, 16 luglio 1794
Il 1º ottobre 1995, a Roma, nella piazza antistante alla Basilica di San Pietro, San Giovanni Paolo II elevò all’onore degli altari 64 martiri della rivoluzione francese (1789-1799). Tra questi martiri vandeani, uccisi in odio alla fede, figurano due sacerdoti francescani dei Minori Conventuali: il padre Luigi-Armando Adam e il padre Nicola Savouret. Deportati in un carcere presso il golfo di Rochefort-sur-Mer, per molti mesi furono sottoposti ad atroci tormenti. Ammassati poi nelle stive di alcune vecchie navi, furono barbaramente soppressi con l’affondamento delle navi stesse. Padre Nicola Savouret era nato a Jouvelle, un paesello dell’Alta Saona, nel febbraio 1733 e fu martirizzato il 16 luglio 1794. Ricordando tutti questi martiri, il papa ha detto: «Il nostro pensiero va ai 64 sacerdoti francesi uccisi con altre centinaia di vittime sui “pontoni di Rochefort”. Seguendo l’esortazione di san Paolo a Timoteo, essi “hanno combattuto la buona battaglia dellafede”(1Tm 6, 12). Hanno pure conosciuto un lungo calvario di sofferenze, per essere rimasti fedeli alla loro fede e alla Chiesa. Se sono morti, è stato perché fino in fondo hanno affermato la loro stretta comunione con il papa Pio VI. In preda ai tormenti, mai hanno avuto un pensiero di odio per i loro persecutori. Ora sono sotto i nostri occhi come un segno vivente della potenza di Cristo che si manifesta nella umana fragilità».
Martirologio Romano: In una galera ancorata al largo di Rochefort sulla costa francese, beati Nicola Savouret, dell’Ordine dei Frati Minori Conventuali, e Claudio Béguignot, dell’Ordine Certosino, sacerdoti e martiri, che, durante la rivoluzione francese, costretti in odio al loro sacerdozio ad una sordida prigionia, morirono consunti da malattia.
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