† Much Wenlock, 23 febbraio 727
Principessa e badessa benedettina vissuta tra il VII e l'VIII secolo, fu educata in Francia, dove si distinse per la sua umiltà e per la sua capacità di guarire gli ammalati. Ritornata in Inghilterra, si dedicò all'evangelizzazione e alla cura pastorale, prima di entrare nel monastero benedettino di Wenlock, fondato da suo padre e da suo zio. Nominata badessa nel 687, Mildburga condusse il monastero con saggezza e compassione, diventando una figura venerata per la sua santità e la sua devozione. Morì il 23 febbraio 727 .
Martirologio Romano: A Wenlock in Inghilterra, santa Mildburga, vergine e badessa del monastero del luogo, della stirpe dei re di Mercia.
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Santa Mildburga (Milburga o Mildburh), è stata una principessa e una badessa benedettina vissuta tra il VII e l’VIII secolo.
Mildburga era figlia di Merewalh, il re del Magonsete, che governava un sub-regno del regno anglosassone di Mercia e di Santa Ermenburga (chiamata anche Domne Eafe).
Santa Mildburga e le sue sorelle Santa Milfred e Santa Mildgita, che appartenevano alla dinastia del re San Etelberto del Kent vengono citate nella raccolta medievale di testi, denominata “Kentish Royal Legend” e conosciuti come “Leggenda reale del Kent”.
Nel testo le tre sorelle sono state associate alle tre virtù teologali: Mildburga alla fede, Mildred alla carità e Mildgita alla speranza.
La famiglia di Mildburga che aveva, per parte di madre, stretti rapporti con la dinastia merovingia che governava il Regno dei Franchi fece educare Mildburga in Francia dove si fa notare e dove verrà ricordata per la sua grande umiltà.
Stando ai racconti della tradizione locale, in quelle terre si diceva che Mildburga era in grado di guarire gli ammalati e restituire la vista ai ciechi. Una volta ritornata in Inghilterra, si adoperò l'evangelizzazione e la cura pastorale dello Shropshire meridionale.
Mildburga, sentendo di essere chiamata alla vita religiosa, entrò nel monastero benedettino di Wenlock, oggi conosciuto come Much Wenlock ubicato, nella parte del regno di Mercia nella contea dello Shoropshire, che era stato fondato da suo padre e da suo zio, Wulfhere di Mercia intorno all’anno 680.
Sappiamo che tale monastero all’atto della sua fondazione era stato posto sotto la guida di una badessa francese, Liobinda di Chelles, a cui Mildburga, succedette nel 687, venendo consacrata badessa da San Teodoro di Canterbury.
Secondo un racconto leggendario, si narra che Mildburga fu chiesta in moglie da un principe, il quale di fronte al un suo rifiuto, pur di averla era pronto a ricorrere anche alla forza. Ma Mildburga si diede alla fuga attraversando un fiume che, all'arrivo del principe, che si era gettato all'inseguimento della ragazza, s’ingrossò miracolosamente che obbligò il pretendente a desistere dai suoi propositi.
Sempre nei racconti leggendari e della tradizione locale si narra che Mildburga esercitasse un misterioso potere sugli uccelli, i quali, dietro sua precisa richiesta, non andavano mai a danneggiare i campi dei contadini locali.
A Mildburga vengono associati diversi miracoli tra cui la creazione di una sorgente, la miracolosa crescita dell'orzo e addirittura la resurrezione di un bambino.
Mildburga morì nella sua abbazia il giorno 23 febbraio 727.
La tomba della santa era venerata e meta dei pellegrini fino a quando l'abbazia non fu distrutta attorno all'874, durante una delle invasioni danesi.
Nel dodicesimo secolo, dopo le conquiste normanne, alcuni monaci cluniacensi che arrivavano dalla Francia, si stabilirono in questo luogo.
Una volta scoperte quelle che essi ritenevano fossero le ossa di Santa Mildburga, a partire dall’anno 1101, vollero che le reliquie della santa divenissero una meta di pellegrinaggio per i lebbrosi del luogo. Tale pratica, anche se divenne causa di malumore tra la popolazione locale, attirò moltissime persone dalla Francia e dal Galles e diede il via ad una vivace produzione di racconti leggendari sulla vita e i miracoli di Mildburga, che ne mantennero vivo il suo culto.
I testi “Miracula Inventionis Beatae Mylburge Virginis” e la “Vita Mildburga”, dell'agiografo Gozzellino di San Bertono, sono proprio di quest’epoca.
Santa Mildburga è una di quei 89 santi che sono elencati, con i loro luoghi di sepoltura, nel testo dell'undicesimo secolo, conosciuto come “Secgan o On the Resting-Places of the Saints”.
La festa per santa Mildburga è stata fissata nel giorno 23 febbraio.
Autore: Mauro Bonato
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