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San Valentino Martire venerato a Udine
Festa:
14 febbraio
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Nel 1513, la Confraternita di San Valentino, con la donazione di un’area da parte del conte Manino, cominciò la costruzione della chiesa di San Valentino a Udine, che fu terminata nel 1574 e divenne parrocchia nel 1581. I parrocchiani si votarono al santo, invocato anche contro le pestilenze e l’epilessia. Nel 1658, dopo la peste che aveva colpito Borgo Pracchiuso, i parrocchiani fecero richiesta a Roma per avere il corpo di San Valentino da venerare. Il vescovo di Sutri mise a disposizione il corpo di un martire seppellito nel cimitero di Santa Ciriaca, che giunse a Udine l’8 agosto 1664. Al martire fu attribuito il nome di San Valentino e fu esposto alla venerazione. Inizialmente la chiesa era annessa a un monastero femminile, oggi adibito a usi militari. Le ossa del martire sono conservate in una cassetta di legno posta dietro l’altare maggiore della chiesa. Non sappiamo nulla su questo martire, il cui culto è ancora assai vivo.
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Il corpo di San Valentino, un martire dei primi secoli è custodito nella chiesa omonima che si trova in via Pracchiuso a Udine.
Il 14 febbraio 1513, si ebbe l’idea di costruire la chiesa di San Valentino, ad opera dalla Confraternita di San Valentino, con la donazione di un’area che comprendeva una casa con stalle cortile e orto, dal conte Manino dalla famiglia Manini de Bucy, originaria di Fiesole emigrata a Udine dalla Toscana. Raccolti dei fondi, si cominciò la costruzione dell’edificio che fu terminato nel 1574 e che divenne parrocchia nel 1581.
I parrocchiani si votarono al santo, invocato anche contro le pestilenze e il “mal caduco” cioè l’epilessia.
Nel 1658, dopo la peste che aveva colpito Borgo Pracchiuso, i parrocchiani fecero richiesta a Roma per avere il corpo di San Valentino da venerare.
Il vescovo di Sutri li accontentò parzialmente e mise a disposizione il corpo di un martire seppellito nel cimitero di Santa Ciriaca, che giunse a Udine l’8 agosto 1664, per iniziativa del conte Oldarico della Porta.
Al martire fu attribuito il nome di San Valentino, da parte del vescovo Marcello Anania e fu esposto alla venerazione.
Inizialmente la chiesa era annessa a un monastero femminile, oggi adibito a usi militari.
Le ossa del martire sono conservate in una cassetta di legno posta dietro l’altare maggiore della chiesa.
Non sappiamo nulla su questo martire, il cui culto è ancora assai vivo.
La festa per san Valentino martire è celebrata nel giorno 14 febbraio in concomitanza con la festa del vescovo di Terni patrono degli innamorati e di numerosi altri santi omonimi. In quel giorno la chiesa è meta di visite devozionali per l’acquisto di pani, chiavette e ceri benedetti.
Autore: Mauro Bonato
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