Il beato Geroldo era un monaco d’origine carinziana, vissuto tra i secoli XI E XII, che prese i voti religiosi nell’abbazia benedettina di Millstatt, nei pressi di Spittal in Austria.
Da quello che ci viene tramandato sulle sue vicende biografiche, sappiamo che verso il 1190, dal patriarca di Aquileia, Voldorico d’Eppenstein, suo connazionale e confratello, venne chiamato con un manipolo di monaci a sostituire i canonici regolari di Sant’Agostino nel monastero di Rosazzo in provincia di Udine.
Su di lui non ci sono altre informazioni, se non che concesse tra i chiostri del monastero la sepoltura ad alcune nobildonne tra cui figura la madre del duca d’Austria.
Sappiamo che nel 1120 era già morto, visto che in quell’anno figurava abate un certo Gaudenzio e che il titolo di beato, mai riconosciuto dalla Chiesa gli venne conferito dalla venerazione dei monaci e della popolazione che lo ricordavano quale uomo di insigne virtù.
In suo onore non abbiamo alcuna festa, ma il suo nome è ricordato nella via che dalla piazza dell’abbazia conduce fino al confine con Dolegnano.
Autore: Mauro Bonato
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