Lunedì 11 novembre 2019, è stato ucciso il Salesiano Cooperatore e sacerdote di rito armeno cattolico Hovsep (Aphraham) Bedo, mentre viaggiava in auto insieme al padre, ucciso anch’egli, e ad altre due persone, riuscite a salvarsi. L’omicidio è stato perpetrato ad opera di miliziani fondamentalisti. “L’Associazione dei Salesiani Cooperatori condivide il dolore della famiglia di Hovsep Bedo, ucciso tragicamente in un attentato assieme al padre” ha dichiarato in una nota don Giuseppe Casti, Delegato Mondiale per i Salesiani Cooperatori.
Il Salesiano Cooperatore, di circa 50 anni, era parroco della cattedrale “san Giuseppe” di Qamishli, città situata nel Nord-Est della Siria, al confine con la Turchia e non lontano dall’Iraq. Era sposato e padre di tre figli, due femmine e un maschio, quest’ultimo attualmente in formazione in una casa in Libano come aspirante salesiano.
“Ci uniamo alla preghiera di tutta la Chiesa e della Famiglia Salesiana per il popolo siriano che, a causa di una guerra interminabile, subisce ingiustizie e sofferenze che feriscono soprattutto gli innocenti e i poveri. Preghiamo per la Chiesa Armena che, in mezzo a tante difficoltà, continua a dare testimonianza al Vangelo e a Cristo. Che il sangue di questo nostro fratello Salesiano Cooperatore, sacerdote e martire, sia fecondo di pace e di nuove vocazioni” ha affermato ancora don Casti.
Il duplice omicidio è avvenuto mentre don Bedo si stava recando in visita alla chiesa armeno cattolica di Dei Al Zor, “per seguire una missione e verificare lo stato dei lavori di ristrutturazione della chiesa della città e di altri ambienti collegati”, ha riportato all’agenzia SIR padre Nareg Naamo, Rettore del Pontificio Collegio Armeno a Roma e amico del sacerdote ucciso.
Sempre stando alla testimonianza di padre Naamo, l’aggressione ha i tratti di una vera e propria esecuzione, compiuta perché “colpire il pastore significa colpire anche il gregge”. Don Bedo, infatti, era alla guida della sua auto, con il padre al suo fianco e dietro un diacono ed un altro laico. “L’auto è stata affiancata da due sconosciuti in moto che hanno aperto il fuoco uccidendo sul colpo il padre. Una volta che l’auto si è fermata i due hanno continuato a sparare colpendo il sacerdote al petto. Il diacono e il laico sono riusciti a salvarsi uscendo di corsa dall’abitacolo” ha dichiarato il Rettore del Collegio Armeno.
Subito soccorso, don Bedo è stato portato all’ospedale a Dei Al Zor e poi trasferito in ambulanza in quello di Hassaké per cure più efficaci. Ma lì è giunto già morto.
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