Il Kerala ha un nuovo figlio sulla via degli altari: è p. Varkey Kattarath, fondatore della Congregazione vincenziana, società di vita apostolica della Chiesa siro-malabarese. Egli è stato dichiarato Servo di Dio il 5 febbraio 2020, durante una cerimonia nella casa generalizia della congregazione a Edappally, alla periferia di Kochi.
P. Sebastian Thundathikunnel, attuale superiore generale, riporta che il “Vaticano ha dato il via libera alla richiesta presentata dalla Congregazione vincenziana, dalla diocesi di Ernakulam-Angamaly e dal Sinodo siro-malabarese”. Poi ha aggiunto: “In un momento in cui la parola rinascita è usata da tutti, p. Kattarath è stato un vero divulgatore di rinascita. Sarà pur stato ordinato vicario parrocchiale, ma nel suo cuore rimaneva un monaco”.
P. Kattarath nasce a Poonjar, nel distretto di Kottayam, nel 1851. Nel 1904 mons. Mar Louis Pazheparampil, primo vicario apostolico di Ernakulam, chiede al monaco e a tre sacerdoti diocesani – di fondare una società di vita apostolica sul modello della Congregazione della missione di san Vincenzo de’ Paoli. La società, dopo una fase di stallo negli anni della Prima guerra mondiale, viene ricostituita nel 1927 a Thottakam Kovantha. Nel 1938 diventa ufficiale con il nome di “Vincentian Congregation”, qualche anno dopo la morte del fondatore avvenuta nel 1931.
Il carisma dei Vincenziani è essere partecipi dello spirito di Cristo, attivi nelle opere della Chiesa, vivere e invitare a un intimo e personale amore con il Padre, accettare il volere della Divina Provvidenza, e amare in maniera ardente e compassionevole i più poveri. Il carisma della società si realizza predicando la Parola di Dio, attraverso le opere missionarie tra i fedeli di ogni credo. I membri della congregazione svolgono apostolato caritatevole in campo educativo e sociale, aiutano i poveri nel loro sviluppo integrale. Nel 1968 il Vaticano ha concesso il riconoscimento di diritto pontificio. Oggi i Vincenziani sono oltre 600 tra ordinati e novizi. In India ci sono 87 case e centri pastorali in 33 diocesi. Sono diffusi 11 Paesi a livello mondiale, tra cui Australia, Tanzania, Nuova Zelanda, Italia, Svizzera e Stati Uniti.
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