La tradizione vuole che un ricco banchiere della parrocchia di San Vito, un certo Giovanni Agostino De Bernardi, abbia acquistato le spoglie di San Valentino direttamente da Roma, dove vennero rinvenute. Le trasportò a Torino, conservandole nella sua fastosa dimora in collina, finché non trovarono posto in una cappella ai bordi del Po.
Sopravvissute miracolosamente a un’esondazione del fiume, le reliquie del Santo vennero poi spostate in un’altra cappella nei pressi del parco che in seguito porterà il suo nome: il parco del Valentino. Infine, nel 1769 le reliquie di San Valentino ebbero definitiva collocazione nella chiesa parrocchiale di San Vito, sulla collina di Torino. Lo leggiamo in un documento sottoscritto dall’arcivescovo di Torino, Francesco Luserna Rorengo, che proprio in quell’anno autorizzò la venerazione del Santo.
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