Pietro nacque a Correggio il 30 gennaio 1805. Ordinato sacerdote appena ventiduenne, venne poi nominato arciprete della sua città. Ebbe in seguito il delicato e importante incarico di rettore del seminario di Reggio Emilia, dove fu anche insegnante di diritto canonico. Il 23 marzo 1855 fu eletto vescovo di Guastalla, consacrato a Roma dal card. Patrizi. Erano anni turbolenti, di lotta tra lo stato preunitario e la Chiesa Cattolica. Nel 1859il Rota fu espulso dai rivoluzionari e dovette ritirarsi a Modena dove si dedicò a un’attività prevalentemente intellettuale. Prese parte attiva al Concilio Vaticano I. Il 27 ottobre 1871 fu nominato vescovo di Mantova, dove era ancora vivo il tragico ricordo delle condanne dei “Martiri di Belfiore” (1852-55), tra i quali tre sacerdoti patrioti della diocesi.
Per le sue “posizioni ortodosse”Mons. Rota fu denunciato e dovette persino scontare una pena detentiva nel settembre 1873. L’anno precedente aveva fondato il periodico "Il Vessillo Cattolico", pubblicato fino al 1876. Nel 1879 rinunciò alla sede vescovile per ritirarsi a Roma dove ebbe i titoli di Arcivescovo di Tebe e canonico della Basilica Vaticana, ma soprattutto si dedicò allo studio e alla preghiera. Nel 1884 il futuro S. Pio X venne nominato vescovo di Mantova, consacrato il 16 novembre nella basilica romana di Sant'Apollinare dal cardinale Parocchi, assistito da Pietro Rota e da Giovanni Maria Berengo, entrambi vescovi emeriti della città lombarda. Pietro Rota morì nella Città Santa il 3 febbraio 1890.
Vissuto in anni turbolenti, il Servo di Dio può essere ricordo per la prudenza e il “coraggio apostolico” con cui svolse il suo ministero, tra amarezze e consolazioni. Ricordiamo tra i suoi scritti: “Epistola pastoralis ad clerum populumque Guastallensem” (1855), “Lettera pastorale per la Quaresima del 1874”, “L' elezione popolare del Papa, dei vescovi e dei parrochi: dialoghi tra un romano ed un piemontese” (1877) eun commento al Sillabo di Pio IX dedicato a papa Leone XIII (1886).
Mons. Pietro Rota morì in concetto di santità e negli anni Venti del Novecento si tennero le prime sessioni del processo di beatificazione a Roma e a Reggio Emilia.
Autore: Daniele Bolognini
|