C’è un bellissimo santuario del XVII secolo su una collina verdeggiante nel comune bavarese di Bad Staffelstein, circondario di Lichtenfels nell’Alta Franconia, dedicato ai quattordici Santi Ausiliatori, chiamati anche Salvatori, coloro che vengono pregati singolarmente per specifiche malattie, mentre in gruppo sono invocati contro le epidemie.
Il loro culto sorse già nel Trecento, quando l’Europa venne flagellata dalla peste nera, iniziata intorno al 1346 nel nord della Cina e che, attraverso la Siria, si diffuse in fasi successive alla Turchia per poi raggiungere la Grecia, l’Egitto e la penisola balcanica. Nel 1347 arrivò in Sicilia, che velocemente corse per tutta la penisola italica fino a Genova, risparmiando alcuni territori del Ducato di Milano. Nel 1348 i contagi raggiunsero la Svizzera, eccettuato il Cantone dei Grigioni, poi la Francia e la Spagna. Nel 1349 l’epidemia si espanse in Inghilterra, Scozia, Irlanda, investendo tutta l’Europa. I focolai della pandemia scomparvero nel 1353, dopo aver provocato l’uccisione di almeno un terzo della popolazione del continente: secondo le più recenti stime essa provocò la morte di 20 milioni di persone. Fu proprio in quel tempo e in Germania che i cristiani iniziarono a supplicare un gruppo di quattordici Santi, celebri, ciascuno, per i loro straordinari miracoli.
Secondo la tradizione della Chiesa i Santi Ausiliatori sono:
90216 - sant'Acacio di Bizanzio (o Agazio, ?-303), invocato contro l’emicrania;
80400 - santa Barbara (III-IV secolo), contro i fulmini, la febbre e la morte improvvisa;
25950 - san Biagio di Sebaste (?-316), contro il male alla gola;
79050 - santa Caterina d’Alessandria (287-305), contro le malattie della lingua;
65550 - san Ciriaco di Roma (?-306), contro le tentazioni e le ossessioni diaboliche;
64200 - san Cristoforo (?-350 ca.), contro la peste e gli uragani;
29450 - san Dionigi di Parigi (?-250/285), contro i dolori alla testa;
68500 - sant'Egidio abate (640 ca.-720 circa), contro il panico e la pazzia;
55550 - sant'Erasmo di Formia (?-303), contro i dolori addominali;
71000 - sant'Eustachio (I-II secolo), contro i pericoli del fuoco;
26860 - san Giorgio (275/285 ca.-303), contro le infezioni della pelle;
63700 - santa Margherita di Antiochia (275-290), contro i problemi del parto;
64575 - san Pantaleone di Nicomedia (?-305), contro le infermità di consunzione;
57300 - san Vito (?-303), contro la corea, l’idrofobia, la letargia e l’epilessia.
Il culto al gruppo di Santi si espanse e crebbe di importanza, in particolare dopo le apparizioni al pastorello Hermann Leicht di Langheim, oggi Lichtenfels (cittadina della Baviera sul fiume Meno), figlio del locatario del podere di Frankental. Sovente le apparizioni celesti si verificano in presenza di chi è ancora nell’età dell’innocenza, così, il 17 settembre 1445, Gesù Bambino, circondato da candele accese, si presentò al pastorello tedesco e l’evento si replicò il 29 luglio 1446, nello stesso luogo, ma questa volta Gesù infante era accompagnato da quattordici bambini. Herman domandò chi fossero ed essi si identificarono come i «quattordici salvatori» e fecero la richiesta che venisse dedicata loro una cappella. L’avvenimento suscitò clamore per trovare maggior forza con la guarigione miracolosa di una ragazza gravemente malata, giunta sul sito delle apparizioni.
Il popolo e i pellegrini, che sempre più numerosi si recavano lì in pellegrinaggio, si attivò per fare richiesta della cappella in onore dei Santi Ausiliatori e le insistenze furono talmente pressanti che l’Abate del monastero cistercense di Langheim dovette cedere. Ogni santo aveva la propria festa liturgica in giorni diversi del calendario romano, ma in alcuni luoghi i Santi Ausiliatori, collettivamente, iniziarono ad essere celebrati in un’unica data, l’8 agosto. A tale devozione Papa Niccolo V (1397-1455) legò delle particolari indulgenze.
I pellegrinaggi s’incrementarono con il trascorrere del tempo e dopo la distruzione della cappella nel corso della guerra dei contadini (1524-1526), che si inserì nel contesto delle guerre di religione e della Rivoluzione luterana, vi fu eretta una chiesa nel 1543. Tuttavia, la devozione sempre più importante per i Santi Ausiliatori portò a realizzare un santuario vero e proprio fra il 1743 e il 1772, progettato dal celebre architetto e ingegnere Johann Balthasar Neumann (1687-1753).
Il monastero cistercense di Langheim venne soppresso nel 1803 con le leggi napoleoniche, perciò il santuario iniziò ad essere retto, dal 1839 in poi, dall’Ordine dei Francescani. Ogni anno si recano in questo sacro luogo circa mezzo milione di visitatori.
Autore: Cristina Siccardi
|