IV sec.
Vergine vissuta nel IV. Si ritiene che appartenesse ad una famiglia romana, che durante gli anni 365-68 si era rifugiata in Aquitania per sfuggire alle invasioni alemanne. C’è una tradizione su di lei che riporta come Santa Fiorina per sfuggire ai barbari che la volevano violentare si era nascosta in una valle selvaggia, che poi prese il suo nome, dell’odierno dipartimento del Puy-de-Dôme della regione francese della regione Alvernia-Rodano-Alpi.
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Le informazioni sulla vita di Santa Fiorina sono scarne e frammentarie. La tradizione la vuole appartenente a una famiglia romana che, durante gli anni 365-68, si era rifugiata in Aquitania per sfuggire alle incursioni degli Alemanni. Questo periodo storico fu segnato da un clima di terrore e incertezza, con le popolazioni civili costrette a fuggire dalle proprie terre per cercare rifugio in luoghi più sicuri.
Secondo la tradizione, per sfuggire alle violenze dei barbari, Santa Fiorina si rifugiò in una valle selvaggia dell'odierno dipartimento del Puy-de-Dôme, nella regione francese dell'Alvernia-Rodano-Alpi. La scelta di questa valle, immersa nella natura incontaminata e lontana dai centri abitati, rappresentava un atto di profonda fede e di speranza. In questo luogo solitario, Santa Fiorina condusse una vita eremitica, dedicandosi alla preghiera e alla contemplazione.
La fama di santità di Santa Fiorina si diffuse rapidamente in tutta l'Alvernia. I ruderi di una chiesa a lei dedicata, situati nella valle dove si rifugiò, testimoniano la devozione popolare che la circondava. In questa chiesa, ogni anno si celebrava una solenne processione in suo onore, richiamando fedeli da tutta la regione. La data del 1° maggio era dedicata alla sua memoria liturgica, segno tangibile del suo culto radicato nel tessuto sociale e religioso dell'Alvernia.
Autore: Franco Dieghi
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