† 541
Nella lista dei vescovi di Nantes figura al quindicesimo posto dopo Epifano e prima di San Felice.
Il suo nome compare nei cinque i cataloghi episcopali di Nantes, di cui il più antico risalirebbe agli inizi del X secolo tutti concordi nel riportare i medesimi nomi dei vescovi ma che differiscono fra loro solo per alcune varianti ortografiche. Tra questi cataloghi solo uno riporta una serie di nomi preceduti dal termine sanctus, che è omesso dagli altri cataloghi. Su di lui non sappiamo nulla. Forse governò la diocesi tra gli anni prima del 533 (alcuni indicano la data del 515) fino al 541, anno della sua morte.
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Sant'Eumelio II, vescovo di Nantes nel VI secolo, avvolto nel mistero della sua esistenza, emerge dai cataloghi episcopali come una figura enigmatica. Il suo nome, variamente trascritto come Eumer, Eumère, Eumerio, Eumalius o Evhémère II, compare al quindicesimo posto tra i vescovi della città, dopo Epifano e prima di San Felice. Cinque cataloghi episcopali, il più antico risalente al X secolo, concorrono a tessere la tenue trama della sua memoria, offrendo solo scarne informazioni. Un alone di incertezza avvolge il suo episcopato, la cui durata si presume tra gli anni antecedenti al 533 (alcuni ipotizzano il 515) e il 541, anno della sua presunta morte. La sua figura sfugge a una precisa collocazione storica, lasciando spazio a interrogativi e ipotesi.
Eppure, la sua presenza nei cataloghi episcopali, seppur priva di dettagli concreti, assume un valore significativo. La menzione del suo nome, pur nella varietà di grafie, lo eleva a testimone di un'epoca remota, di cui si sono perse le tracce più vivide. La sua esistenza, seppur evanescente, si staglia sullo sfondo di un tempo turbolento, segnato dalle invasioni barbariche e dalla riorganizzazione della Chiesa in Gallia.
Autore: Franco Dieghi
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