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Sant' Apollonio di Brescia Vescovo e martire
Festa:
7 luglio
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Quarto vescovo di Brescia e martire, deve la sua fama allo stretto
legame con le origini cristiane della città e soprattutto con i suoi
santi patroni: Faustino e Giovita. Egli fu infatti responsabile della
conversione, oltre che dei due soldati martiri, anche di Afra e Italico.
Addirittura, secondo la Passio dei Ss. Faustino e Giovita, documento
dell’VIII-IX sec., gli sarebbe attribuita la consacrazione presbiterale
di Faustino e quella diaconale di Giovita. Sempre secondo questo testo
medievale, sarebbe stato martirizzato sotto l’imperatore Adriano
(117-138). Tuttavia, poiché il quinto vescovo di Brescia, Ursicino,
intervenne al concilio di Sardica (342-43), non è possibile collocare il
martirio di Apollonio nella prima metà del II secolo; ma, nonostante la
necessità di questa correzione cronologica, lo stesso tentativo di
porre la vicenda nell’epoca d’oro dei martiri attesta la grande
venerazione di cui il santo godeva sin dall’antichità.
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La figura di Sant'Apollonio di Brescia, quarto vescovo della città e martire, si intreccia profondamente con le origini del cristianesimo in terra bresciana e con il culto dei suoi patroni, Faustino e Giovita. Sebbene le notizie storiche certe siano scarse, la tradizione agiografica, in particolare la Passio dei santi Faustino e Giovita, ci offre un quadro suggestivo della sua vita e del suo martirio.
Fonti e contesto storico La Passio è un testo composito, redatto tra VIII e IX secolo, che raccoglie leggende e tradizioni locali, intrecciando elementi storici con elementi miracolistici. Se da un lato ci fornisce preziose informazioni sul culto dei santi bresciani, dall'altro richiede una lettura critica, tenendo conto del contesto storico e culturale in cui è stata prodotta. La datazione del martirio di Apollonio, inizialmente collocata sotto l'imperatore Adriano (II secolo), risulta problematica alla luce della partecipazione del quinto vescovo di Brescia, Ursicino, al concilio di Sardica (342-343). Questa discrazia cronologica ha portato gli studiosi a ipotizzare una datazione più tarda per il martirio di Apollonio, forse nel III o IV secolo. Il contesto storico in cui visse Apollonio è quello della diffusione del cristianesimo nell'Impero Romano. Brescia, come altre città dell'Italia settentrionale, fu un importante centro di evangelizzazione, e la figura del vescovo rivestiva un ruolo centrale nella comunità cristiana locale.
Iconografia e culto Nell'iconografia cristiana, Sant'Apollonio è spesso rappresentato con i tradizionali attributi dei vescovi: mitria, pastorale e libro. A volte è raffigurato insieme a Faustino e Giovita, sottolineando così il legame indissolubile tra le tre figure. Il culto di Sant'Apollonio si è sviluppato nel corso dei secoli, radicandosi profondamente nella tradizione popolare bresciana. Numerose chiese e oratori sono dedicati al santo, e la sua festa, il 7 luglio, è celebrata con grande devozione. Il trasferimento delle sue reliquie nella cattedrale di San Pietro, avvenuto nel 1025, contribuì a rafforzare il suo culto e a consolidarne la figura nell'immaginario collettivo.
Autore: Franco Dieghi
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