Bernardino Taccone nacque nel marzo 1678 a Castel di Lama (Ascoli Piceno). Fin dall’infanzia ebbe un’indole religiosa, in particolare era attratto dall’ideale francescano, e andò a studiare ad Ascoli Piceno col desiderio di diventare sacerdote. Si presentò al superiore dei Cappuccini dal quale però, in un primo momento, non venne accolto e ciò fu causa di non poche afflizioni. Tornò nel suo paese, ma dopo poche settimana si recò nella vicina Offida dove trovò un uomo di Dio, già in vita considerato da tutti un santo. Il beato Bernardo da Offida, dopo averlo ascoltato, ne riconobbe le virtù, consigliandogli di chiedere l’ammissione tra i fratelli laici dell’Ordine. Il giovane così fece, assumendo il nome di fra Giuseppe da Lama (o della Lama). Ebbe la singolare fortuna di vivere accanto al Beato nel convento di Offida, fu uno dei più fidati suoi collaboratori, un suo discepolo appassionato. Il beato Bernardo svolse per anni la questua per i paesi e le campagne, ma con gli acciacchi dell’età fu addetto alla portineria. Il convento divenne così meta di tanti che volevano parlargli perché costretti dal bisogno. Erano tempi di carestia e fame. Padre Bernardo fu poi costretto alle stampelle, fino alla morte, il 22 agosto 1694. Fra Giuseppe della Lama fu testimone della santità di Bernardo e alla sua scuola divenne egli stesso uno straordinario testimone del Vangelo. Ebbe inoltre il singolare dono della profezia, condusse una vita austera e semplice, fu anche lui questuante peregrinando di casolare in casolare. Cercava la carità per il suo convento e per i poveri, riceveva e donava ai più bisognosi, nel più autentico carisma francescano. Morì in concetto di santità nel gennaio 1744, confermata da numerosi miracoli. Le sue spoglie mortali sono oggi nel coretto della nuova chiesa, poco distante dalla cappella del Beato Bernardo.
Autore: Daniele Bolognini
|