Elizaveta nasce nel 1877 nella città di Serpuchov, governatorato di Mosca. La famiglia è povera, la madre rimane presto vedova e, non essendo in grado di allevare i figli, consegna Elizaveta ad un ospizio dove rimane fino al 1917. Da questo momento vive con il fratello invalido che accudisce con tanta dedizione e disinteresse. La vita spirituale di Elizaveta è alimentata dal frequente rapporto con le suore del monastero di Serpuchov dove si reca quotidianamente a pregare. Nel 1924 il monastero viene chiuso dalle autorità comuniste.
Il 19 maggio 1931 vengono arrestati più di trenta fra sacerdoti e monaci della città, e fra questi anche Elizaveta. Tutti furono accusati di creare lo scontento fra i cittadini contro il regime sovietico. Alle accuse del giudice Elizaveta Krymova risponde: “In città frequentavo la chiesa della Dormizione della Madre di Dio. Non sono d’accordo con la politica religiosa del potere sovietico perché offende i miei sentimenti religiosi. Ammetto che nel 1929 vennero ad abitare con me delle monache”.
Il 16 luglio 1931 Elizaveta è condannata a 3 anni di confino nel Kazakistan- Nel 1934 ritorna a Serpuchov e con lei anche un altro confinato, un monaco destinato a celebrare nella chiesa di S. Nicola. Questi, non trovando una sistemazione in tutta la città, chiede di essere accolto nella casa di Elizaveta e del fratello invalido che volentieri accettano di condividere insieme la loro povertà.
Il 2 ottobre 1937 Elizaveta viene arrestata assieme al monaco che viveva nella sua casa. Il monaco, sotto la tortura, è costretto ad affermare di aver svolto attività antisovietica in collaborazione con Elizaveta. Il 17 otttobre Elzaveta Krymova è condannata alla pena capitale e il 31 ottobre fucilata nel poligono di Butovo di Mosca. Sepolta in fossa comune.
Autore: Padre Romano Scalfi
Fonte:
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