Nikolaj Simo nasce il 6 dicembre 1875 nella città di Arensburg, governatorato dell’Estonia, studia prima nel seminario di Riga e poi nel 1897 al seminario di Pietroburgo. Nello stesso anno sposa Lidija Panova, il 23 novembre, sempre nello stesso anno, è ordinato sacerdote e destinato come coadiutore alla chiesa cattedrale di S. Andrea in Kronstadt. Non è questa per lui la chiesa ideale perché il suo desiderio è impegnarsi alla cura d’anime degli estoni ortodossi. Sopporta pazientemente i limiti che gli vengono imposti, anche perché i sacerdoti confratelli russi non vedono con simpatia un apostolato per “stranieri”. Il sogno di poter avere una propria chiesa estone si realizza quando un benefattore N. A. Turkin compera una chiesa lasciata libera dagli anglicani e la regala a padre Nikolaj. A consacrare la nuova chiesa è Ioann di Kronstadt che sarà proclamato santo dalla Chiesa patriarcale di Mosca. La chiesa viene dedicata alla Esaltazione della Croce. Dal 1 dicembre 1902 padre Nikolaj dispone di una chiesa con annessi locali dove può accogliere e formare spiritualmente la comunità dei suoi compatrioti ortodossi. Fra le altre attività crea una scuola parrocchiale estone, una fraternità per combattere l’alcoolismo, ma ciò che maggiormente attira la simpatia dei parrocchiani è la semplicità di cuore e la disponibilità ad assecondare le esigenze spirituali del suo popolo.
Nel 1910 muore la moglie Lidija Pavlovna che gli lascia tre figli rispettivamente di 7, 5 e 3 anni. La difficile situazione in cui viene a trovarsi non spegne il suo zelo missionario. Quando nel 1917 muore il parroco della cattedrale di Kronstadt, su 375 fedeli laici che hanno il diritto di proporre al vescovo il nuovo parroco, 317 votano per padre Nikolaj, il quale non è in grado di rifiutare l’obbedienza al vescovo convalidata dal consenso quasi unanime dei fedeli laici più responsabili. Il 13 dicembre 1917 viene insediato nella nuova carica dal metropolita Venjamin che sarà fucilato dopo pochi mesi.
La cattedrale S. Andrea di Kronstadt è considerata dai comunisti un centro della reazione contro il regime. Padre Nikolaj è controllato a vista dai compagni e attaccato dalle nuove correnti filocomuniste del clero che passano sotto il nome di “Chiesa viva” e “Chiesa degli innovatori”. Contro questi eretici condannati dalla Chiesa patriarcale di Mosca, padre Nikolaj non ha dubbi: li denuncia apertamente come nemici della chiesa ed invita i fedeli ad evitarli in tutti i modi. Nel medesimo tempo si prepara ad essere arrestato, Non ha nessun dubbio di dover confessare con la morte la sua fede. Il primo arresto avviene nel marzo 1921. Accusato di aver preso parte alla rivolta dei marinai di Kronstadt contro i comunisti. Viene liberato dopo due settimane per non aver commesso il reato. Il secondo arresto è del 13 ottobre 1930. Nell’atto di accusa si legge: “Simo, parroco della cattedrale di S. Andrea, è uno dei dirigenti dell’organizzazione controrivoluzionaria, la cui attività consiste nel diffondere fra la popolazione idee monarchiche e creare scontento fra le masse nei confronti del regime attuale”. Con lui sono arrestate altre 62 persone. In particolare si accusa padre Nikolaj di aver detto dal pulpito: “L’attuale regime è stato permesso da Dio in penitenza dei nostri peccati e delle nostre disubbidienze”. Padre Nikolaj viene interrogato per dieci volte. Gli chiedono di far i nomi dei suoi collaboratori e dichiararsi colpevole. Rifiuta fino alla fine di collaborare con gli inquirenti e si dichiara innocente. Subire dieci interrogatori, con le torture come contorno, senza cedere è un fatto del tutto eccezionale che testimonia una fede straordinaria.
Padre Nikolaj Simo viene fucilato 13 aprile 1931.
Autore: Padre Romano Scalfi
Fonte:
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